La bigiotteria è il settore che riguarda la produzione e la commercializzazione di accessori di abbigliamento come collane, bracciali, anelli e orecchini, utilizzando componenti non preziosi come vetro, plastica, ceramica, legno, pietre, conchiglie o metallo (ottone, alluminio, acciaio, bronzo), in modo tale che la valenza estetica compensi la modestia del valore intrinseco dei componenti.
La bigiotteria prende anche il nome di gioielleria di scena in quanto nasce come produzione per il mondo dello spettacolo, ma in seguito ha avuto grande diffusione commerciale per via del prezzo contenuto e dell'ottimo risultato estetico.
La città di Providence (Rhode Island) è stata il luogo di nascita della produzione dei cosiddetti "Gioielli delle Dive", poiché il cinema, dagli anni 1930 in poi, ha fatto da volano a bijoux che dei gioielli veri avevano l'apparenza e la bellezza, senza possederne il valore intrinseco.
Sull'etimologia della parola Bigiotteria ci sono diverse interpretazioni e la critica è divisa tra i due termini latini quali "gaudia", che significa GIOIA; oppure "jocale" che è il termine generico per riferirsi a MONILI, GEMME e COSE PREZIOSE."
"L'arte della BIGIOTTERIA, nasce nel '700 in Francia ed Inghilterra.
Inizialmente si copiavano i gioielli in oro e pietre preziose che la classe media non poteva permettersi, in seguito il loro uso si estende anche ai ricchi che, per ragioni di sicurezza, preferivano indossare monili non preziosi".
Grandi couturier, come Coco Chanel, sono stati fautori dell'uso quotidiano della bigiotteria:
Have fun with it and don’t lose your patience untangling all your treasures!
“Adornment, what a science! Beauty, what a weapon! Modesty, what elegance!”
― Coco Chanel
“Adornment, what a science! Beauty, what a weapon! Modesty, what elegance!”
― Coco Chanel
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