lunedì 18 novembre 2019

Le figurine evergreen

Qualche giorno fa ho letto che a novembre, in occasione di una mostra di oggetti di antiquariato, verrà allestita un'area dedicata alle mitiche figurine Liebig. Come tutti sanno si tratta di una collezione di immagini , emesse in lingue diverse, che ha fatto il giro del mondo conquistando un vasto pubblico di appassionati collezionisti.
 
Molti della mia generazione hanno avuto l'opportunità di avere tra le mani queste figurine molto particolari, spesso senza saperne apprezzare il valore. Io stessa, che ne avevo ricevute diverse "in eredità"da una vecchia zia, ho finito per disperderle qua e là con leggerezza, salvo poi pentirmene quando era troppo tardi.



 

Le figurine nacquero a metà dell'Ottocento per incentivare la vendita di un nuovo prodotto , l'estratto di carne, che concentrato in un piccolo cubetto poteva essere conservato a lungo e, all'occorrenza, sciolto in acqua bollente. A inventarlo  era stato il barone Justus von Liebig, un chimico geniale che aveva intuito l'importanza delle proteine per migliorare l'alimentazione quotidiana della popolazione.






Le figurine, che inizialmente rappresentavano scene di vita intorno all'estratto ,vennero dapprima regalate ai clienti e poi distribuite , proprio come si fa oggi, come una forma di raccolta punti.

Alcune erano specificatamente destinate alla diffusione del prodotto e al suo utilizzo











La maggior parte , pur citando il nome del prodotto, illustrava il mondo della flora e della fauna, gli eventi e i personaggi più conosciuti della storia antica e moderna, la musica, la religione, il lavoro, i passatempi, i monumenti , la musica, le fiabe e le tradizioni, ecc.



 



Stampate in una gamma di dodici colori intorno a specifici temi che venivano " commentati" sul retro, ebbero subito un grande successo tanto da essere prodotte in tante lingue diverse fino a raggiungere 1871 serie. 













































































Di fatto le figurine , diffuse in serie che toccavano i temi più disparati come la scienza, l'arte, la storia e così via , divennero una sorta di enciclopedia ambulante, capace di diffondere cultura anche in ambito popolare.



 

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