L’origine del rubino viene descritta da numerose leggende. La storia di questa pietra Preziosa è accompagnata da molti miti e storie magiche. Il rubino è una delle pietre più amate da donne e uomini, non solo per le sue affascinanti caratteristiche, ma anche per la storia che l’ha accompagnata nel corso dei secoli.
Tutti popoli e civiltà si sono inchinati all’incanto di questa gemma. Anche i popoli più potenti e temuti sono stati conquistati dal rubino!
Leggende indiane sul rubino
Per molto tempo, l’India è stata considerata paese natale dei rubini. Esistono molte informazioni scritte riguardo il rubino raccolte per oltre duemila anni nella letteratura indiana. Persino il termine “corundum” deriva dal Sanscrito “kuruvinda”. Nella lingua Sanscrita il rubino è chiamato “ratnaraj”, che significa “re delle gemme”.
Le miniere di rubini di Mogok
La leggenda delle miniere di Rubini di Mogok nella Birmania racconta che seimila anni fa un serpente avesse deposto tre uova: da una nacque il re della Cina, da un’altra il re di Bagan, antica capitale birmana, e dall’ultima le miniere di Mogok. Oggi, da Mogok si sale al monastero buddista sulla collina per avere una maestosa vista del lago e delle case di legno. L’alta statua di Buddha nel padiglione centrale del tempio è così tanto ricoperto di Rubini e altri gioielli da far impallidire le varie corone europee.
Leggende greche e medioevali – L’antrax e Sigfrido
I rubini e tutte le pietre rosse furono chiamati ántrax dai greci antichi, che significa carbone vivo. Secondo la loro credenza queste pietre esposte al calore del sole diventavano carboni ardenti.
Anche i popoli germanici non sono rimasti indifferenti al fascino del rubino. L’eroe della mitologia germanica, il potente Sigfrido, sconfisse i Nibelunghi con la sua spada Burgundi, un’arma magnifica dall’impugnatura tempestata di Rubini lucenti.
Nel Medioevo si credeva che il Rubino fosse in grado di indovinare il futuro diventando più chiaro o più oscuro secondo i successi ad avvenire. Era un amuleto protettivo che portava buona fortuna e lo si chiamò “rubeus” che significa rosso.
Il trono pavone
Nel XV secolo i più conosciuti commercianti di gioielli parlavano con ammirazione della varietà di rubino nei territori della Birmania. Si era divulgata la storia del “trono pavone” dell’imperatore Moghul Aurangzeb. Nella sua corte, questo trono, di enormi dimensioni, aveva un pavone sul baldacchino, che al posto del cuore mostrava un Rubino grande come un arancia e di sconvolgente bellezza.
Nel XVII secolo si parlava in Europa del rubino cabochon di 17,5 ct, che apparteneva al Re di Bijapur in India.
La corona di San Venceslao
Ma uno dei rubini più famosi è quello incastonato sulla corona di Carlo IV nel 1346. La così chiamata “corona di San Venceslao” si trova oggi a Praga. É una corona con Perle e Zaffiri, ma il Rubino centrale è il protagonista assoluto del gioiello. Di caratura notevole, si considerava che la gemma possedesse in sé una maledizione: “chiunque indossi la corona senza essere il legittimo erede al trono morirà di morte violenta entro l’anno”. Superstizione, vero? Ma c’è un precedente interessante, ed è che il protettore nazista Reinhard Heydrich, durante l’occupazione tedesca a Praga, per fare uno scherzo si mise la corona nella cattedrale di San Vito e morì meno di un anno dopo, ucciso da una granata… cosa in realtà non tropo inusuale in quei anni difficili, in un paese che non amava i suoi occupanti e che era in guerra…
Ma uno dei rubini più famosi è quello incastonato sulla corona di Carlo IV nel 1346. La così chiamata “corona di San Venceslao” si trova oggi a Praga. É una corona con Perle e Zaffiri, ma il Rubino centrale è il protagonista assoluto del gioiello. Di caratura notevole, si considerava che la gemma possedesse in sé una maledizione: “chiunque indossi la corona senza essere il legittimo erede al trono morirà di morte violenta entro l’anno”. Superstizione, vero? Ma c’è un precedente interessante, ed è che il protettore nazista Reinhard Heydrich, durante l’occupazione tedesca a Praga, per fare uno scherzo si mise la corona nella cattedrale di San Vito e morì meno di un anno dopo, ucciso da una granata… cosa in realtà non tropo inusuale in quei anni difficili, in un paese che non amava i suoi occupanti e che era in guerra…
Il rubino del Principe Nero
Il “Rubino del Principe Nero” è una delle gemme più famose al mondo. Oggi si trova nei gioielli della corona inglese. Pietro di Castiglia prese il rubino da un re arabo per regalarlo al suo alleato Edoardo di Galles, noto come Principe Nero ed erede d’Inghilterra.
Nel 1660 il Rubino fu incastonato in una croce di Malta della corona inglese per l’incoronazione della regina Vittoria. Anche se la gemma in sé ha una bellezza innegabile, bisogna altresì sottolineare che … il rubino del Principe Nero altro non è che uno spinello!
Rubini e…Harry Potter!
É tale l’aura misteriosa e magica di questa gemma che perfino nella celebre saga di Harry Potter, il maghetto che ha sedotto milioni di bambini e adolescenti nel mondo intero, c’è un oggetto chiave nel racconto: la spada di Griffindor, che è una spada con poteri magici la cui l’impugnatura è tempestata di… rubini!
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