Nei secoli passati, compreso quello appena trascorso in cui ho vissuto la maggior parte della mia vita (sigh!!), capitava di vedere visitando le chiese, specialmente quelle di campagna, in prossimità degli altari dedicati alla Vergine o ai Santi, intere pareti ricoperte di ex- voto.
Erano manifestazioni di devozione e di gratitudine che facevano seguito a momenti di grande pericolo superati proprio grazie a interventi venuti dall'alto.
Per lo più si trattava di cuori in bagno d'argento, adagiati su un fondo di velluto rosso, a volte impreziositi da filigrana dorata.
La rappresentazione del cuore, da sempre ritenuto sede dei sentimenti, sovrastato da fiamma viva, esprimeva l'amore ardente e la perenne gratitudine nei confronti di colui o di colei che aveva saputo allontanare il male.
A volte l'ex- voto portava l'acronimo PRG a significare Per Grazia Ricevuta, oppure le iniziali del donatore o la data di un evento; tanto bastava per alimentare nelle piccole comunita storie più o meno fantasiose che si arricchivano di nuovi particolari di generazione in generazione.
A volte però il "graziato" voleva rappresentare la gravità del pericolo scampato attraverso immagini circostanziate, dipingendo su tavolette di legno o su tela l'evento occorso , i protagonisti, la data e il luogo, e spesso aggiungeva una narrazione sintetica o esprimeva a parole la propria gratitudine nei confronti del salvatore.
Nascevano così dei veri e propri quadri di arte povera o popolare, diffusi prevalentemente nei Paesi di religione cattolica.
Per molto tempo questi lavori sono stati considerati solo il frutto di una religiosità spesso contaminata dalla superstizione, ma ora, vuoi per la rivalutazione dell'arte popolare conseguente all'affermazione dell'arte naif, vuoi perchè la devozione religiosa non si manifesta più in queste forme, sono diventati oggetto di attenzione da parte dei critici d'arte, di coloro che amano le tradizioni, dei collezionisti.
Per lo più si trattava di cuori in bagno d'argento, adagiati su un fondo di velluto rosso, a volte impreziositi da filigrana dorata.
La rappresentazione del cuore, da sempre ritenuto sede dei sentimenti, sovrastato da fiamma viva, esprimeva l'amore ardente e la perenne gratitudine nei confronti di colui o di colei che aveva saputo allontanare il male.
A volte l'ex- voto portava l'acronimo PRG a significare Per Grazia Ricevuta, oppure le iniziali del donatore o la data di un evento; tanto bastava per alimentare nelle piccole comunita storie più o meno fantasiose che si arricchivano di nuovi particolari di generazione in generazione.
A volte però il "graziato" voleva rappresentare la gravità del pericolo scampato attraverso immagini circostanziate, dipingendo su tavolette di legno o su tela l'evento occorso , i protagonisti, la data e il luogo, e spesso aggiungeva una narrazione sintetica o esprimeva a parole la propria gratitudine nei confronti del salvatore.
Nascevano così dei veri e propri quadri di arte povera o popolare, diffusi prevalentemente nei Paesi di religione cattolica.
Per molto tempo questi lavori sono stati considerati solo il frutto di una religiosità spesso contaminata dalla superstizione, ma ora, vuoi per la rivalutazione dell'arte popolare conseguente all'affermazione dell'arte naif, vuoi perchè la devozione religiosa non si manifesta più in queste forme, sono diventati oggetto di attenzione da parte dei critici d'arte, di coloro che amano le tradizioni, dei collezionisti.
Bellissimi,me li ricordo anch'io.
RispondiEliminaUno dei miei più grossi rimpianti è proprio per una grazia ricevuta non acquistata per via del prezzo: era bellissima, semplice, comica, efficace. Era una perla, diversa da tutte le altre che ho visto in vita mia...mannaggia!
RispondiElimina