https://www.il-mondo-delle-gemme.juwelo.it/agatha-christie-diamanti-scomparsi/ ho letto una storia interessante. Interessante per due motivi: il primo è che si tratta nientemeno che di Agatha Christie e il secondo è che c'è la soluzione di un mistero, neanche fosse un racconto della scrittrice stessa!
Agatha Christie aveva scritto nelle sue Memorie su questi gioielli, che facevano parte dell’eredità lasciatale dalla madre, e li aveva descritti meticolosamente: una spilla di diamante e un anello in trilogy di diamanti, ambedue in oro bianco. Dopo la sua morte, questi gioielli non sono stati trovati da nessuna parte neanche dopo la scomparsa della figlia Rosalind.
Come detto, nel 2006 ci fu un’asta nella casa dell’autrice nel Devonshire dove Jennifer Grant si aggiudicò per soli 170 dollari un vecchio baule da viaggio che era appartenuto alla madre della scrittrice. Il baule aveva incise le iniziali del nome della mamma dell’autrice: C.M.M. – Clara Margaret Miller. Il catalogo dell’asta non menzionava nessun tipo di oggetto al suo interno.
Quando il baule fu consegnato Jennifer Grant scoprì che conteneva alla base una piccola cassaforte nascosta.
Ma non c’erano chiavi e non riuscì in nessun modo ad aprirla, per cui rimase a prender polvere sotto le scale di casa sua per anni.
Quando il baule fu consegnato Jennifer Grant scoprì che conteneva alla base una piccola cassaforte nascosta.
Ma non c’erano chiavi e non riuscì in nessun modo ad aprirla, per cui rimase a prender polvere sotto le scale di casa sua per anni.
Dopo alcuni anni fece dei lavori in casa e le venne in mente che con tanti attrezzi in giro poteva approfittarne e usare un piede di porco per forzare la serratura. Ecco risolto il mistero: aprendo la cassaforte trovò una borsetta da uncinetto con 35 sovrani d’oro e 17 mezzi sovrani d’oro. Ma furono i gioielli, – la spilla e il anello di Diamanti – messi dentro una scatola di cartone a rappresentare un legame personale con Agatha Christie.
"Ero entusiasta di aver risolto il mio mistero personale. Ho sempre pensato a cosa ci sarebbe stato dentro la cassa, ma mai avrei sognato di trovare diamanti! Non potevo quasi respirare quando aprii il cartone!" dichiarò Jennifer. "Ho letto la sua autobiografia e quindi sapevo esattamente cosa stavo vedendo", ha aggiunto la Grant. "Erano i gioielli della sua mamma, esattamente come venivano descritti. Stavo quasi per svenire!".
Andrew Thomas, banditore dalla Bearnes Hampton & Littlewood, che si occupò dell’asta del 2006 si disse "perplesso" dal fatto che il baule non fu studiato a fondo durante il processo di valutazione e trovò la faccenda "quasi irreale". Invece il nipote della scrittrice, Mathew Prichard, dichiarò che la nuova proprietaria del baule era "una persona molto fortunata – a cui auguro molta fortuna ancora".
Andrew Thomas, banditore dalla Bearnes Hampton & Littlewood, che si occupò dell’asta del 2006 si disse "perplesso" dal fatto che il baule non fu studiato a fondo durante il processo di valutazione e trovò la faccenda "quasi irreale". Invece il nipote della scrittrice, Mathew Prichard, dichiarò che la nuova proprietaria del baule era "una persona molto fortunata – a cui auguro molta fortuna ancora".
Carole Gordon, direttrice della sezione Gioielleria nella casa d’asta Bonhams Knightsbridge, che ha portato sotto il martello i gioielli con grande successo, afferma entusiasta che la storia della scoperta è "assolutamente meravigliosa".
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