lunedì 24 aprile 2017

Il pigiama






Il termine pigiama è stato introdotto nelle lingue occidentali dal persiano. Il termine originale پايجامه Payjama aveva il significato di indumento per le gambe.
 L'utilizzo mondiale del pigiama (sia la parola, che l'indumento) è il risultato della presenza britannica nell'Asia del sud nel diciottesimo e diciannovesimo secolo.
 Secondo l' Enciclopedia Britannica, il pigiama è stato introdotto in Inghilterra nel diciassettesimo secolo, ma la sua moda passò rapidamente. Nel 1870 circa, esso riapparì nel mondo occidentale come abbigliamento maschile notturno, dopo il ritorno dei coloni britannici.
E prima di allora, che cosa si indossava per dormire? Per molti secoli, niente. Poi una camicia sia per le donne, che per gli uomini.

 Il pigiama originale faceva riferimento a dei pantaloni larghi e leggeri, utilizzati in Asia da entrambi i sessi. In occidente invece per pigiama si intende un indumento composto da due "pezzi", derivato dall'originale, ed utilizzato come capo di abbigliamento per il sonno, ma anche per l'abbigliamento casalingo, sempre da entrambi i sessi.

Nel 1902 i pigiama da uomo erano ampiamente disponibili, accanto alle camice da notte più tradizionali, in tessuti come flanella e madras e avevano perso la maggior parte della loro connotazione esotica. Erano considerati moderni e adatti ad uno stile di vita attivo, tanto  che in una pubblicità del 1902 di una famoso catalogo suggeriva che fossero: “La sola cosa adatta per il viaggio, con il suo aspetto che ammette una maggiore libertà rispetto alle camicie da notte”.
La moda androgina del 1920 contribuì a diffondere l’uso del pigiama da parte delle donne. Mentre pigiami da uomo erano invariabilmente in cotone, seta, o di flanella, la versione femminile era declinata in seta o rayon dai colori vivaci, stampati e guarniti con nastri e pizzi. Per tutto il secolo, i pigiama avrebbero continuato a riflettere l’ideale di moda.




 E’ stato però il film del 1934 “Accadde una notte”, in cui l’attrice Claudette Colbert indossava un pigiama da uomo, che ha contribuito a diffondere il pigiama maschile per le donne.




Il pigiama però non era solo il capo da indossare tra le pareti di casa nel 1851, Amelia Bloomer Jenks (1.818-1.894), una femminista americana, adotta voluminosi “pantaloni turchi” indossandoli con una gonna al ginocchio come alternativa al vestito alla moda suscitando commenti negativi. 




 Nei primi anni del XX secolo, i designer d’avanguardia lo promossero come elegante alternativa per l’abito tè, come il couturier francese Paul Poiret lanciò una versione del pigiama sia per il giorno e la sera già, nel 1911, e la sua influenza ebbe un ruolo importante nella loro eventuale accettazione.



Coco Chanel anni dopo iniziò a proporre alle sue clienti una versione haute couture del pigiama in tessuti luminosi – raso, seta, cotone sottile indiano – . Molte donne consideravano questo capo maschile provocatorio e appropriato solo per cortigiane e attrici. Ma le più temerarie iniziarono a indossarlo in spiaggia per camminare sul lungomare, nacque così il beach pijama





 a cui seguì il pigiama da sera, destinato ad essere indossato per cene informali a casa, che raggiunge l’apice della popolarità nel 1930 per poi sparire e riemergere nel 1960, sotto forma di “pigiama palazzo”. 





I pigiama palazzo furono introdotti dalla designer romana Irene Galitzine nel 1960 da indossare al posto dell’abito da sera per cene eleganti ma informali ed era caratterizzato da pantaloni molto ampi realizzati in morbida seta e decorato con perline e frange. Nel corso del 1970, abiti da sera e loungewear si fondono per dare origine con Halston a tailleur in raso e crepe, che ricordavano appunto un pigiama.




Un altro grande stilista che ha proposto il pigiama palazzo negli anno 60 e 70 è stato Emilio Pucci



Oggi la moda dà piena libertà su cosa indossare di giorno e di notte.
Personalmente preferisco tenere distinte le due cose, ma so che le star si sono viste spesso per strada con eleganti pigiami. Viva la libertà.....qui alcuni capi da indossare preferibilmente per andare a letto, che siano essi pigiami o camicie da notte, oppure per partecipare a qualche pigiama party con le amiche.































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