Il marchio Zibermann è celebre per le eleganti penne stilografiche, i bijoux in cristalli Swarovski e le Eau de Parfum di nicchia.
Erich Zibermann, appassionato di filosofia medievale ,profumi ed essenze, ha dato vita a tutto questo.
Talmente appassionato ai profumi che, quando l'amore della sua vita scomparve, creò un profumo che gli ricordasse la magica essenza della donna alla quale non era mai riuscito a confessare il proprio amore.
Non ho mai odorato uno di questi profumi, nè ho mai visto penne stilografiche o gioielli di questo marchio, ma la curiosità è tanta, per cui, appena mi sarà possibile, cercherò di conoscerli.
I profumi della Linea Zibermann sono ispirati alla figura di Erich Zibermann, entusiasta e appassionato studente di filosofia medievale alla prestigiosa Università di Heidelberg. Zibermann passava gran parte del suo tempo immerso nelle ricerche nelle antiche sale della biblioteca che avevano visto passare centinaia di studenti, generazioni gloriose come quella romantica, precedente alla sua, che si era impegnata insieme ai rivoluzionari nel 1848.
La figura di Erich Zibermann è quella di un rivoluzionario colto e sensibile. I suoi studi di filosofia medievale lo portarono all'incontro con lo studioso rivoluzionario Wolfgang Kantus, impegnato a ordire trame contro il cancelliere Bismark. Erich sottrasse dalla biblioteca di Heidelberg un manoscritto medievale per consentire a Kantus di approfondire le sue ricerche e i suoi studi notturni ma, dopo l'arresto dell'amico per sommossa, si ritrovò a dover restaurare il testo con l'ausilio di una penna stilografica sapientemente modificata e il supporto sempre presente di Jasmine, affascinante fanciulla conosciuta tramite il suo amico. Il lavoro notturno al fianco di Jasmine nella certosina opera di
restauro diede origine a un amore mai dichiarato per la donna, il cui profumo intenso evocava mondi misteriosi e seducenti.
I profumi Zibermann vengono prodotti, se non capisco male, da una nota casa napoletana, Les parfums d'elite.. Alcuni di questi profumi di nicchia vengono abbinati all'idea della massoneria:
In origine nella massoneria operativa, il titolo di maestro non era riferito a un terzo grado iniziatico ma era attribuito solo a chi fosse in grado di dirigere il lavoro degli operai o di gestire un'officina o un cantiere e in ogni caso solo un numero esiguo di compagni riusciva ad acquisire la maestranza dopo aver dato prova delle sue capacità. Dalle Costituzioni della Libera Muratoria redatte nel 1721 appare evidente che la massoneria ha ormai abbandonato il suo legame con il mestiere che si è trasformato in un rapporto di fratellanza fra "persone oneste e sincere". Il titolo diGran Maestro era comunemente attribuito al maestro che dirigeva i lavori di una loggia, mentre ora spetta al capo di un'obbedienza massonica, e chi dirige una loggia viene invece chiamato Maestro Venerabile.
Il 24 giugno 1717, nel giorno in cui si celebra la festività di San Giovanni Battista, quattro logge di Londra dai nomi pittoreschi L'Oca e la Graticola, La Corona, Il Melo e Il Boccale e gli Acini, che traevano il loro nome dalle locande in cui i Fratelli si incontravano, si riunirono sotto la presidenza di Christopher Wren e costituirono la grande loggia di Londra. L'Oca Nera non è il nome di una delle locande in cui si riunivano i liberi muratori prima di dare vita alla moderna massoneria, ma evoca il ricordo di queste riunioni che consentivano l'incontro fra i liberi muratori "operativi" e gli "speculativi", intellettuali, pensatori e persone non del mestiere, che tuttavia erano state "accettate nelle confraternite muratorie". Da queste riunioni è nata la massoneria come la conosciamo oggi.
A completare l'assortimento di profumi della Linea Massonica, ecco Luna d'Argento: dopo essere stato iniziato, un Libero Muratore riceve in dono due paia di guanti: il primo è destinato a lui, il secondo è destinato alla donna che per lui rappresenta la perfetta polarità contraria del neofita, la sua controparte "lunare". Viene in tal modo accennato a un antico concetto, secondo il quale ogni uomo deve essere completato dalla sua controparte femminile, la sua luna, appunto, che rappresenti la sua polarità opposta.
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