domenica 10 maggio 2020

Un'insolita storia

Nelle ultime settimane è sceso un pesante velo di tristezza sulla mia città a causa di un primato che nessuno avrebbe mai voluto conquistare: il numero più alto di vittime a seguito del virus che dalla Cina si è rapidamente diffuso nel nostro Paese e in gran parte del mondo. Bergamo ha pianto i suoi morti ma non si è piegata e si prepara ora a rimboccarsi le maniche, come ha fatto tante volte in passato, per tornare ad essere come prima, bella, accogliente, serena.
 
Costretta come tanti altri italiani a rimanere in casa, ho dedicato il mio tempo alla lettura, alla cucina, al giardino e a rimettere in ordine tante piccole cose, come certi appunti scarabocchiati in fretta con il proposito di approfondire poi . Proprio tra questi ultimi ho trovato traccia di una storia piuttosto insolita.




 

Alfrisio Di Vita, toscano di Montecatini , da molti anni felicemente trapiantato sui colli di Bergamo, quando era dirigente  in una importante e rinomata società giapponese, durante una visita a un orto botanico nello Sri Lanca,  rimase incantato da una gran quantità di fiori, di ogni forma e colore, che ricadevano in cascate di colori variopinti. Non sapeva nemmeno quale fosse il loro nome, ma se ne innamorò : erano orchidee.

Nel 1978 , una volta in pensione, iniziò a coltivarle ed ora a Scanzorosciate, a pochissimi chilometri da Bergamo, in tre serre allestite nel cortile di casa, possiede una delle più belle e pregiate collezioni di orchidee.





Sono circa 1500 piante di mille specie diverse, provenienti da  paesi sparsi per il mondo: dalle montagne dell'Ecuador, dal Madagascar, dal Tibet , dalle Ande; alcune appartengono a specie ormai estinte a causa della deforestazione incontrollata praticata in alcune zone del pianeta.





 
 
 
 
 








Le orchidee hanno bisogno di molte cure, a volte "personalizzate" : alcune devono essere annaffiate due volte al giorno, altre una volta all'anno, e proprio per la quantità e la tipicità di specie diverse, hanno bisogno di spazio. Alfrisio è un po' preoccupato ora che l'età avanza e vorrebbe che le orchidee che ha curato con tanto amore per anni avessero una collocazione adeguata alla loro bellezza e per poter essere ammirate da tante persone ; purtroppo sembra che al momento non ci siano in zona strutture idonee per ospitarle, ma in attesa che  si possa presto trovare una soluzione al problema, mi piace pensare che una storia d'amore così speciale non possa avere che un lieto fine.

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