Questa fotografia, pubblicata su facebook da Efisio Murittu mi ha affascinato per la sua bellezza e di conseguenza, mi ha incuriosito e invogliato a scoprire di più su questo frutto, decisamente buono.
Allora da: https://ilpistacchio.it/it/home-it/ un po' di storia.
Il pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del bacino Mediterraneo (Persia, Turchia), coltivata per i semi, utilizzati per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare gli insaccati di carne. Era noto e coltivato dagli antichi ebrei e già allora ritenuto un frutto prezioso.
Per curiosità cronologica riscontriamo per la prima volta la parola “pistacchio” nell’Antico Testamento, successivamente nella Genesi (origine-nascita del mondo) capitoli 42/43 versetto 11. Ancor oggi, nella parlata dialettale conserviamo i termini “frastuca e frastucara” che stanno ad indicare rispettivamente il frutto e la pianta.
Termini corrotti derivanti dall’arabo “fristach” e “frastuch”. Naturalmente trattasi di traslitterazione dal momento che il suono della “p” mancando in lingua araba viene reso con la “f” o la “b”. Nel dialetto brontese dei nostri nonni il termine “frastucata” indicava un dolce a base di pistacchio e “frastuchino” il colore verde pistacchio.
Furono gli Arabi, dunque, strappando la Sicilia ai Bizantini, ad incrementare ed a attrezzarsi nella coltivazione del pistacchio che nell’Isola, particolarmente alle pendici dell’Etna, trovò l’habitat naturale per uno sviluppo rigoglioso e peculiare.
I pistacchi sono molto energetici: questo li rende adatti alle persone inappetenti. Difatti basta una manciata di pistacchi per dare una sferzata di energia a chi ha bisogno di un trattamento ricostituente, come gli anziani, i bambini inappetenti ed i convalescenti.
Uno spuntino a base di 15-20 g di pistacchi è utile anche per chi pratica attività sportiva, grazie al contenuto di grassi mono e polinsaturi, oltre che di vitamine (la E e quelle del gruppo B), sali minerali (calcio, potassio, ferro e fosforo) e antiossidanti, come i tocoferoli, la luteina e il betacarotene.
Nella stessa quantità possono essere consumati a colazione da coloro che soffrono di intolleranza al lattosio e non gradiscono i latti vegetali: forniscono un buon apporto proteico. La presenza dei minerali li rende utili per contrastare l’affaticamento muscolare e fisico in generale. In particolare la presenza di fosforo sembra aiutare nel processo di miglioramento della sensibilità al glucosio, riducendo il rischio di diabete mellito di tipo II. Gli antiossidanti e la vitamina E esercitano un’azione di radical scavenger (catturano i radicali liberi), proteggendo le membrane cellulari dai danni e dall’invecchiamento precoce. In particolare i carotenoidi e la luteina migliorano proteggono la vista e gli occhi, riducendo il rischio di degenerazione della macula tipica dell’età avanzata.
La vitamina E esercita, inoltre, un’azione protettiva nei confronti del fegato. Le vitamine del gruppo B, in particolare l’acido folico di cui i pistacchi sono ricchi, sono fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo energetico e dei neurotrasmettitori, per l’emopoiesi (sintesi dei globuli rossi). Gli acidi grassi mono e polinsaturi sembrano aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e favorire la salute cardiovascolare.
Un'eccellenza italiana è Il pistacchio verde di Bronte .Tra i prodotti tipici siciliani più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo, dal 2009 è diventato una varietà a Denominazione di origine protetta ed è anche tutelato dalla certificazione di Presidio Slow Food.
Nella cucina italiana il pistacchio è uno tra gli ingredienti più versatili e preziosi: si presta con ottimi risultati alla realizzazione di ricette sia dolci che salate e regala ad ogni piatto un sapore inconfondibile.
Nella cucina italiana il pistacchio è uno tra gli ingredienti più versatili e preziosi: si presta con ottimi risultati alla realizzazione di ricette sia dolci che salate e regala ad ogni piatto un sapore inconfondibile.
Nell’industria salumiera viene usato come uno degli ingredienti principali per produrre una pregiata mortadella, mentre se ridotto in piccoli granelli, si usa per farcire torte e dolci.
Antipasti, primi, secondi e dolci: il pistacchio può essere il protagonista di ogni portata. Dalla pasta ai biscotti, dalla carne al pesce, ogni sapore sembra essere esaltato dall’abbinamento con questo piccolo frutto.
Antipasti, primi, secondi e dolci: il pistacchio può essere il protagonista di ogni portata. Dalla pasta ai biscotti, dalla carne al pesce, ogni sapore sembra essere esaltato dall’abbinamento con questo piccolo frutto.
Ed ecco un paio di ricette col pistacchio:
Il pesto di pistacchi è un classico condimento siciliano, molto gustoso, che si contrappone al più conosciuto pesto genovese, dal sapore più delicato.
Qui il basilico viene sostituito dai pistacchi e ciò che ne deriva è una crema densa perfetta per condire ogni tipo di pasta, dagli spaghetti ai rigatoni.
Per la preparazione del pesto di pistacchi dovete prima di tutto prendere un frullatore ad immersione o un mortaio. Dopodiché, versateci dentro i pistacchi, i pinoli e la rucola. Frullateli o pestateli, aggiungendoci a poco a poco l'olio extravergine d'oliva. Il tutto fino ad ottenere un pesto cremoso ed omogeneo. Aggiungete dell’olio se vi risulterà un impasto troppo denso.
Ad operazione conclusa, tagliate a listarelle sottili i pomodori secchi. Riducete a dadini la Mozzarella e mettetela da parte.
A questo punto, fate cuocere i rigatoni in acqua bollente salata per una decina di minuti e scolateli. Unite il pesto di pistacchi, i pomodori secchi e la mozzarella.
Dunque, mescolate per bene il tutto e servite il vostro primo piatto bello caldo.
Il tiramisù è un dolce al cucchiaio molto gustoso e versatile. Vediamo subito come prepararlo in questa sfiziosa versione:
1. Per preparare il tiramisù al pistacchio prendete una ciotola e versate la Ricotta e il Mascarpone, unite lo zucchero e con l’aiuto delle fruste elettriche mescolate bene fino a formare una crema liscia e omogenea.
2. Prendete una pirofila, bagnate i savoiardi nel caffè, formate uno strato di base, poi distribuite parte della crema e livellate bene. Spolverizzate una generosa manciata di granella al pistacchio, poi fate un secondo strato di savoiardi bagnati nel caffè.
3. Distribuite la restante crema al mascarpone, livellate bene e completate con la restante granella al pistacchio, poi riponete in frigorifero per almeno 2 ore. Trascorso il tempo, potete servire il vostro tiramisù al pistacchio.
Per una crema ancora più golosa, vi consigliamo di utilizzare 2 tuorli e di lavorarli con lo zucchero. A questo composto andrete ad aggiungere sia il Mascarpone che 250 ml di panna montata (al posto della ricotta). Per un sapore ancora più delicato, aggiungete alla crema una boccetta di estratto di vaniglia. Con questa andrete poi a comporre gli strati del vostro tiramisù. Infine, per decorarne la superficie in modo veloce e originale potrete utilizzare delle scaglie di cioccolato bianco.
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