Benjamin Lacombe è un illustratore francese nato a Parigi nel 1982, sicuramente un giovane talentuoso visto la notorietà acquisita nonostante la giovane età.
Appassionato fin da bambino del mondo dell'illustrazione e dei fumetti e formatosi alla Scuola Superiore Nazionale di Arti figurative, ha lavorato in pubblicità ed animazione già durante gli studi. Presto conteso dalle case editrici ,ha pubblicato numerosi libri , dai classici della letteratura alla fiabe più famose, raccontandole e illustrandole a modo suo.
Innamorato dei suoi cani, Lisbeth e Virgilio, che fa apparire "occasionalmente" nei suoi lavori con quel vezzo tipico di Hitchcock che tutti ricordiamo, è un artista eclettico, in grado di misurarsi con diverse forme d'arte, sia nel campo dell'animazione che dell'illustrazione.
Particolarmente attratto dal mondo incantato delle fiabe classiche, ne illustra i personaggi nel suo tipico stile, tra il naif e il visionario, un po' inquietante per chi, come me, è cresciuto con le immagini rassicuranti degli illustratori degli anni '50.
Ecco, ad esempio, la sua Biancaneve :
I suoi personaggi hanno occhi grandi da cui trapelano emozioni, fragilità, inquietudine. A volte sono pallidi, diafani, altre volte sono rappresentati con una vera esplosione di colori, ma nessuno di loro sorride mai.
Ho letto diverse recensioni sul lavoro di questo illustratore, tutte entusiaste. Anch'io apprezzo la sua fantasia, la sua tecnica e non saprei proprio, soprattutto vista la mia ignoranza in materia, quali critiche avanzare sul suo operato...eppure, non riesco a conciliare la sua immagine di giovane brillante, aitante e simpatico con tutta la tristezza che leggo negli occhi e nei volti da lui illustrati.
sono perfettamente d'accordo
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