mercoledì 25 marzo 2015

Chanel n. 5


Trovare il profumo "giusto" non è facile. Sembra una sciocchezza, ma non è così. Un profumo può piacerti, quando lo annusi, ma una volta indossato, cambia perchè si mischia col tuo odore naturale ed il risultato è diverso da quello che ti aspettavi, quindi potrebbe non piacerti più. Prima di essere scelto, dunque, il profumo va provato come un abito.
Un profumo perfetto deve essere abbastanza tenue da non infastidire, ma deve farsi sentire e deve essere persistente. Ognuna di noi lo sa e sa quindi, che un profumo non va nemmeno regalato a caso, ma solo se si sa esattamente che cosa ama indossare la persona a cui si vuole fare il regalo.
Io, nella mia vita, ho amato quattro o cinque essenze: Vivre, Les copains, Etcetera, Revillon4, ma poi sono stata da loro abbandonata: le case non li producevano più e io dovevo cambiare, provare e riprovare... finchè ho trovato il profumo che usava mia nonna: un classico, perfetto. E' lui, il n.5 che non verrà mai ritirato dal mercato perchè le donne continueranno ad amarlo, ne sono sicura.






«Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto, voglio un profumo elaborato!». Era il 1921 quando Mademoiselle Coco Chanel richiese al chimico e profumiere Ernest Beaux, la creazione di una fraganza che avesse quelle caratteristice. Desiderava un profumo sintetico, un’essenza che potesse durare per molto più tempo di quelle naturali. Un profumo che doveva incarnare un concetto di femminilità senza tempo, unica e affascinante. Beaux si presentò con una serie di piccole fiale numerate contenenti varie fraganze. Solo una colpì immediatemente Coco, che non appena l’annusò capì che quella era la giusta formula! Si trattava della fiala n° 5.





Come sempre rivoluzionaria, Coco, che all'epoca aveva 38 anni, si scostò dal romanticismo imperante e fece creare un profumo non più basato principalmente sull'essenza di un unico fiore:  per Chanel No. 5 fu creato un bouquet provocante, basato su muschio e gelsomino, odori generalmente attribuiti a cortigiane e prostitute. Il risultato fu un profumo totalmente nuovo, che non assomigliava a nessun altro sul mercato: era gradevole e artificiale, non riconducibile a nessuna essenza specifica. No. 5 conteneva un totale di 80 ingredienti tra cui un composto sintetico con l'odore di arancia. Gli ingredienti principali del profumo sono la rosa centifolia di maggio e il gelsomino di Grasse, che vengono raccolti a mano al sorgere del sole.




Anche il nome del profumo era innovativo: No 5. Si suppone che Chanel lo abbia scelto dopo avere annusato la quinta boccetta d'essenza di prova che Beaux aveva preparato. Quando le fu chiesto che nome intendesse dare alla fragranza, Chanel rispose:
(FR) « je lance ma collection le 5 mai, cinquième mois de l'année, laissons lui le numéro qu'il porte et ce numéro 5 lui portera chance »(IT) « Ho lanciato la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell'anno, lascerò che questo numero gli porti fortuna. »
(Coco Chanel)


La confezione era una semplice bottiglia da farmacia trasparente, in vetro pregiato o, per i clienti più importanti, in cristallo, con un'etichetta minimale bianca e nera. Seguendo la nascente tendenza ad utilizzare flaconi in stile modernista, si differenziava dalle tradizionali ed elaborate boccette di profumo riccamente decorate come quelle, all'epoca molto apprezzate, della cristalleria Baccarat e di René Lalique. La prima bottiglietta prodotta nel 1919 era più piccola e più arrotondata rispetto a quella conosciuta oggi, la cui produzione iniziò solo nel 1924. Il flacone originale infatti si era rivelato troppo fragile e fu sostituito da uno più squadrato, che negli anni successivi rimase praticamente invariato

Per l'etichetta fu scelto un carattere privo di grazia,  tipico del design d'avanguardia dell'epoca, mentre il logo della casa Chanel venne stampato sul tappo del flacone fin dal 1921.




Nei primi anni il profumo non venne reclamizzato, lasciando che il passa parola lo rendesse famoso. Era anche venduto solamente nelle boutique Chanel. 
Poi un giorno Marylin Monroe rispose ad un intervistatore che le chiedeva cosa indossasse la notte: " due gocce di Chanel n.5" e così Chanel n.5 entrò nella leggenda.
Da allora le donne più belle del cinema lo hanno reclamizzato:





































e anche un uomo, bellissimo:





1 commento:

  1. Oilà! Chanel n. 5 piace anche a me. E molto. E' intramontabile!

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