Il paese è in provincia di Verona ( quanto è bello il Veneto!), sulla strada per il Monte Baldo e si chiama San Zeno in Montagna.
C'è una vista sul lago spettacolare, peccato che ormai l'aria sia un po' velata, ormai è autunno, e i contorni di quello che si vede rimangono sfumati.
E' ormai ora di pranzo e decidiamo di mangiare all'aperto, perchè c'è ancora un bel sole caldo.
Provo un piatto che non ho mai assaggiato prima e ne resto entusiasta: buonissimo!!
Stupidamente non l'ho fotografato perchè mi ci sono buttata a pesce e mi sono resa conto solo alla fine che valeva la pena farlo. Ho pensato: troverò qualcosa in internet! Invece no! Ci sono moltissime immagini, ma di vellutata di castagne, di minestra di ceci e marroni, di marroni e funghi, eccetera, ma come quella che ho magiato io, al ristorante Giardinetto, non c'è! Quella che più le assomiglia è questa, ma la mia era senza pasta:
Comunque la ricetta l'ho trovata!
Minestrone di marroni:
Questa minestra, variazione della celebre pasta e fagioli, è piatto tipico del monte Baldo, diffusa nella zona veronese di San Zeno di Montagna, celebre per i marroni.
Ingredienti: 200 gr. di marroni lessati, 100 gr. di verza, 50 gr. di fagioli borlotti secchi, 50 gr. di patate, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 cipolla di medie dimensioni, 1 spicchio d’aglio, 4 foglie di salvia, rosmarino, 2-3 croste di grana padano, olio extravergine di oliva, sale, pepe.
Preparazione: mettere a bagno i fagioli borlotti in abbondante acqua, 24 ore prima di cuocerli. Lavare le verdure, tagliarle a pezzi e tenerle da parte. Pulire, grattandole con un coltellino, le croste di grana. Mettere in una pentola l’olio d’oliva e friggere il rosmarino e l’aglio schiacciato. Una volta rosolati gli odori, in modo da aromatizzare l’olio, togliere e aggiungere le verdure. Coprirle d’acqua, salarle e farle cuocere dolcemente a pentola scoperta, schiumando quando serve. Verso fine cottura passare al setaccio ¾ delle verdure, tenendo da parte le rimanenti e introdurle poi nella pentola.
Prendere i marroni, dopo averli pelati e cotti in acqua salata con foglie di salvia, passarne metà al settaccio per farne una purea e aggiungerla alla minestra di verdure. Fare altrettanto con i marroni lasciati interi. Continuare la cottura per 10 minuti. Tagliare le croste di grana e aggiungerle al minestrone. Servire in ciotole con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e una macinata di pepe.
Il mio, di minestrone, mi sembrava leggermente diverso, ma sono sicura che ogni cuoco ha il suo segreto e aggiunge o toglie qualcosa per personalizzare la ricetta.
Dopo pranzo scendiamo in riva al lago, a Torri del Benaco, delizioso paesino, ancora in piena stagione turistica
Una passeggiata in riva al lago, una bibita e poi...a casa! C'è un po' di coda, ma...pazienza!
P.S. San Zeno in montagna è famosissimo per i marroni e in ottobre ci sono molte manifestazioni a riguardo. Chi ne avesse l'occasione, non se lo perda!
P.S. San Zeno in montagna è famosissimo per i marroni e in ottobre ci sono molte manifestazioni a riguardo. Chi ne avesse l'occasione, non se lo perda!
grazie per questa ricetta !!!
RispondiEliminami piace molto, proverò e poi ti dirò !!!
ciaooo