Mi piacciono gli anni a cavallo tra l'800 e il 900; pur essendo ormai lontani hanno per me qualcosa di familiare, forse perchè in quegli anni i miei nonni prima, e i miei genitori dopo, hanno vissuto momenti importanti o anche banali della loro vita, che hanno saputo spesso rievocare, lasciandone traccia nei miei ricordi di bambina.
Mi piace la moda femminile di quegli anni, il modo di acconciarsi i capelli, tanti piccoli segnali che annunciavano sommessamente il grande cambiamento che presto interesserà l'universo donna.
Vittorio Corcos è un pittore che è vissuto in quell'epoca ed ha saputo esprimere nei suoi numerosi ritratti di figure femminili le diverse anime che hanno caratterizzato la condizione femminile del suo tempo.
Vittorio Matteo Corcos nacque a Livorno nel 1859, iniziando fin da giovane a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ebbe come maestro Enrico Pollastrini. Tra il 1878 e il 1789 soggiornò a Napoli presso Domenico Morelli dal quale apprese lo spirito del suo successivo stile di pittura, caratterizzato da profonde ricerche formali e letterarie.
Nel 1880 si trasferì a Parigi dove riuscì a sottoscrivere un contratto di quindici anni di collaborazione con la casa d'arte Goupil, frequentando anche saltuariamente lo studio di Léon Bonnat, ritrattista della "Parigi bene", dedicandosi a ritratti femminili, a scene di vita quotidiana con colori brillanti e pennellate raffinate.
Rientrato in Italia e stabilitosi a Firenze, nele 1887 sposa Emma Ciabatti, vedova Rotigliano, inserita in prestigiosi circoli letterari che lo mettono in contatto con Giosuè Carducci e Gabriele D'Annunzio, approdando poi alla Galleria degli Uffizi.
Nei primi anni del 900 si dedicò a ritrarre personaggi illustri dell'alta società internazionale, come Guglielmo II e l'imperatrice in Germania, la regina Amelia del Portogallo e la regina Margherita di Savoia.
Si spense a Firenze nel 1933.
Vittorio Corcos è un pittore che è vissuto in quell'epoca ed ha saputo esprimere nei suoi numerosi ritratti di figure femminili le diverse anime che hanno caratterizzato la condizione femminile del suo tempo.
Autoritratto |
Nel 1880 si trasferì a Parigi dove riuscì a sottoscrivere un contratto di quindici anni di collaborazione con la casa d'arte Goupil, frequentando anche saltuariamente lo studio di Léon Bonnat, ritrattista della "Parigi bene", dedicandosi a ritratti femminili, a scene di vita quotidiana con colori brillanti e pennellate raffinate.
Rientrato in Italia e stabilitosi a Firenze, nele 1887 sposa Emma Ciabatti, vedova Rotigliano, inserita in prestigiosi circoli letterari che lo mettono in contatto con Giosuè Carducci e Gabriele D'Annunzio, approdando poi alla Galleria degli Uffizi.
Nei primi anni del 900 si dedicò a ritrarre personaggi illustri dell'alta società internazionale, come Guglielmo II e l'imperatrice in Germania, la regina Amelia del Portogallo e la regina Margherita di Savoia.
Si spense a Firenze nel 1933.
MI PIACE TANTO!
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