Leonetto Cappiello nasce a Livorno nel 1875. Fin da ragazzo la sua formazione artistica è autodidatta, le sue prime opere conosciute risalgono al 1889 e i primi dipinti, presentati alla Promotrice di Firenze del 1891 sfortunatamente sono andati dispersi. Nel 1896 aveva già pubblicato a Livorno un album di caricature con il nome di “Lanterna Magica” ed è proprio con l’attività di illustratore pubblicitario e cartellonista che si svilupperà la sua carriera nella capitale francese. Come caricaturista Leonetto Cappiello collabora con numerose riviste francesi ed ha un grande successo grazie anche al suo linguaggio estremamente innovativo. Dal 1912 si dedica anche all’attività di decoratore di interni, ne rimane testimonianza negli interventi in varie sale delle Galeries Lafayette a Parigi e alla villa Dreyfus a Saint Germani en Laye. Cappiello era allora il pittore, disegnatore e cartellonista tra i più apprezzati e conosciuti come realizzatore di manifesti commerciali. Fu proprio nel 1922 che l'azienda di macchine per caffè espresso Victoria Arduino commissionò a Cappiello un'affiche pubblicitaria che è e resta una delle massime espressioni di arte grafica del Novecento italiano. Quel famoso manifesto raffigura un elegante viaggiatore che, sporto da un treno in partenza, afferra una tazza di caffè da una “Victoria Arduino”, modello Venus. Espresso il caffè, espresso il treno che fu una icona paradigmatica del futurismo di cui Cappiello è stato uno dei massimi esponenti, contagiato da Gino Severini, che insieme con Balla, Carrà, Boccioni e Russolo fu uno dei firmatari nel 1910 del primo manifesto della pittura futurista. Cappiello aveva già realizzato manifesti per tutta una serie di marche di champagne, di dolci e di profumi ed era considerato l’ideatore della pubblicità moderna. Fra i più famosi prodotti italiani reclamizzati dai manifesti di Cappiello c’erano infatti il Bitter Campari, l’Asti Cinzano, le conserve della Cirio, il cioccolato della Cafarel, il Fernet Branca, le automobili SCAT e tanti altri, per non parlare dei prodotti francesi e d’altre nazioni che andavano dal cognac Martel al pneumatico Dunlop e al brodo Maggi.
Leonetto Cappiello muore a Cannes nel 1942.
Leonetto Cappiello muore a Cannes nel 1942.
Nessun commento:
Posta un commento