mercoledì 10 agosto 2016

Le mille e una notte

Le mille e una notte è una celebre raccolta di novelle orientali (di origine egiziana, mesopotamica, indiana e persiana), costituita a partire dal X secolo, di varia ambientazione storico-geografica, composta da differenti autori.




Il re Shāhrīyār è il sultano della Persia e dell'India. L'uomo ha una moglie fedele ed è molto contento della sua vita familiare, finché non scopre che la donna lo tradisce con un eunuco. Infatti una storia simile era accaduta qualche settimana prima anche al fratello del sultano e così Shāhrīyār, furioso contro la donna e contro tutti gli esseri femminili del mondo, ritenuti iniqui, fa decapitare la moglie. Shāhrīyār si sposa il giorno dopo con un'altra ragazza della città dove regna e la notte la fa uccidere, rispettando il suo voto. Così inizia a trucidare molte ragazze del Paese. Un giorno Shaharazad, figlia maggiore del gran visir, decide di offrirsi volontariamente come sposa al sovrano, avendo escogitato un piano per placare l'ira dell'uomo contro il genere femminile. 
Il sultano accetta subito e medita già il suo delitto quando la ragazza, durante la notte per non morire inizia a raccontare delle storie fantastiche. Il sultano rimane estasiato, però Shahrazād interrompe le vicende sul più bello ogni notte, per non essere uccisa e venire obbligata dal sultano a continuare la fiaba la notte successiva. Alla fine del ciclo di novelle raccontate da Shahrazād il sultano impara la morale di ciascuna di esse, rendendosi conto di essere stato un vero e proprio assassino nei confronti delle donne, soltanto per il tradimento della prima moglie. Così Shāhrīyār decide di sposare la sua cortigiana e di regalare al regno pace e prosperità.





Questa la storia-cornice: una storia di per sé straordinaria, che offre Shahrazàd all'ammirazione di lettori, imitatori, poeti ed artisti. Shahrazàd è diventata per l'occidente la regina-madre di tutte le odalische che hanno popolato da secoli le letterature europee, le gallerie d'arte e i palcoscenici dei balletti. 



Per il mondo arabo Shahrazàd è il simbolo della forza dell'intelligenza, del fascino della parola, del potere di seduzione e in questo senso Shahrazàd rappresenta tutt'altro che il modello dell'odalisca sensuale e passiva, caro all'immaginario occidentale. In realtà essa è una donna attiva, abile, astuta, artefice della propria salvezza e di quella delle altre donne, capace di suscitare amore nel sovrano e di conservare vivo in lui questo amore.


Inizialmente tramandata oralmente, da un punto di vista temporale si ritiene che la prima stesura organica delle novelle sia datata attorno al X secolo. È infatti di questo periodo un'opera dal titolo persiano Hazār afsane ("Mille favole"), che potrebbe essere identificata col nucleo più antico de Le mille e una notte.
Tra le molte novelle raccontate nel libro le più care e famose al mondo occidentale sono quelle di Aladino, di Alì Babà e di Simbad.

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