Per filo e per segno: RECENSIONE
ANNA
KARENINA
Per parlare di questo film bisogna iniziare
dalla scenografia ( Sara Greenwood)
davvero incredibile : un palcoscenico verticalizzato a più piani dove la gente
vive e si cristallizza in attimi sospesi nel tempo e nello spazio, dove si
danza, si assiste alle corse, e si passa dai balletti orgiastici alla visione quasi
impressionista di campi di grano…
Merito tutto del regista Joe Wright, che ha
curato anche la sceneggiatura insieme a Tom Stoppard, creando l’effetto
estetico di un enorme spettacolo teatrale o di una lanterna magica, che
trasporta dai saloni illuminati alle lerce soffitte, tra le quinte che si
aprono e si chiudono.
Scene cromatiche, simili a quadri in movimento,
ricche di eleganza grazie a silenzi, sguardi e gesti raffinati.
E così il romanzo d’amore tra Anna Karenina
e Aleksej Vronskij , già portato sullo
schermo da attrici sublimi quali Greta Garbo e Vivien Leigh, assume tonalità
particolari….anche se il regista ha rispettato totalmente i dialoghi e i
costumi, ma sempre con una cifra stilistica originale.
La storia si svolge con un movimento
circolare…il treno….. questo treno che ansimando e sbuffando fa da sfondo e
passa e ripassa continuamente, quasi a prendere in mano l’esistenza stessa di
Anna.
E poi la gestualità…il valzer di Anna e Vronskij
è di una sensualità ardita…eppure si basa tutto solo sui movimenti delle mani e delle braccia che
si allacciano e si avvinghiano, si sciolgono e si riprendono: una invenzione di
grande intensità.
Così è per la corsa dei cavalli , sul
palcoscenico, tutta ritmata dal rumore del ventaglio di Anna che si apre e si
chiude in contrappunto all’ansimare dei corridori e alla caduta della candida
Froufrou.
E adesso, tralasciando ogni accenno alla trama
anche troppo conosciuta, è il caso di evidenziare gli interpreti.
Keira Knightley ( già vista in Orgoglio e
pregiudizio) , a parte qualche smorfia e leziosaggine di troppo, ha reso una
Anna innamorata e dolorosa, combattuta e vinta nella lotta tra la passione e
l’abbandono delle regole, peccato che la
buona società non perdona.
Splendidi gli abiti da sera rosso cupo o neri (
di Jacqueline Durran, premio Oscar)…che drammatizzano i colori naturali della Knightley…mentre gli
abiti bianchi riportano a una innocenza perduta, ma sempre rimpianta.
Le vere sorprese sono da un’altra parte: per
primo Jude Law quasi irriconoscibile che costruisce un Karenin perfetto,
personaggio integro e anche stranamente romantico, burocrate fin nell’intimo,
ma pronto a dimenticare se stesso per
reinserire la moglie nel suo mondo di moralità e rigore…bravissimo.
E poi nel
film è dato finalmente il giusto spazio
all’amore tra Kitty e Kostantin, un
amore dolcissimo e delicato, tutto sfumature e
generosità.
Una storia d’amore in cui si adombra quasi
perfettamente quella di Lev Tolstoj, autore
del romanzo, e di sua moglie Sophya.
Kitty ( la radiosa ed eterea Alicia Vikander) e
Kostya ( il bravo Domhnall Gleeson) dopo
le prime incomprensioni, riescono, durante una amorosa partita a Scarabeo (che
belli i cubi incisi e dipinti e, anche
qui, si ripete il gioco amoroso delle mani !) a dichiararsi il reciproco
amore….e la positività della loro storia
si contrappone alla distruttività della passione tra Anna e Vronskij .
Così come il rapporto tra Stepan Oblonskij (
Matthew Mc Fadyen rende bene l’infedele e superficiale aristocratico , genuinamente
attaccato alla sorella e alla sua famiglia) e la moglie Dolly (Kelly McDonald)
riporta allo stereotipo della forma da salvare ad ogni costo….che però diventa sostanza e ragione di vita per la
stessa Dolly.
Per dovere si deve citare anche l’inespressivo Vronskij
(Aaron Taylor Johnson) al quale si chiede solo di essere belloccio, con i
boccoletti biondi e le divise zariste attillate,celesti e bianche, tutti i
bravi bottoni d’oro al loro posto e il berretto sulle ventitrè, gli occhi umidi
all’occasione…Questo è….non di più.
La colonna sonora dell’italiano Dario Marianelli
poteva aspirare all’Oscar, ma pazienza! il nostro cinema purtroppo è ancorato a
filmetti da poco…e anche questo è…..!!!!
paola
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