Il mare, in inverno ha un fascino speciale. Perde lo scintillio del sole sulla cresta delle onde e diventa di un colore più cupo. Mostra tutta la sua forza, la sua pericolosità, la sua vera natura. Qualcuno lo trova triste, io no. Secondo me la sua faccia, libera da tutte le sovrastrutture allegre dell'estate, è quella più vera, quella che ci fa avvicinare all'intimo di noi stessi, che ci invita a riflettere e ad approfondire i nostri sentimenti. Lo trovo poetico e romantico.
E poi, estate e inverno, guardare il mare fa bene.
Un gruppo di ricercatori ha studiato la relazione tra il mare e la salute. I risultati hanno confermato ciò che già sapevamo: i rumori del mare stimolano la corteccia prefrontale, un’area del cervello responsabile delle nostre emozioni e della riflessione personale.
Secondo lo studio, il mare espande la capacità umana di auto-conoscenza, e produce anche benessere emotivo.
Stare a contatto col mare, quindi, ha un potere curativo. La sensazione di felicità che si genera osservando il mare regola i livelli di serotonina, un ormone che controlla e riduce l’ansia.
Non solo, il movimento e il suono delle onde ci ricordano quello dei battiti del cuore delle nostre madri, quando ci trovavamo ancora nel ventre materno, generando una sensazione di sicurezza e protezione.
Stare a contatto col mare, quindi, ha un potere curativo. La sensazione di felicità che si genera osservando il mare regola i livelli di serotonina, un ormone che controlla e riduce l’ansia.
Non solo, il movimento e il suono delle onde ci ricordano quello dei battiti del cuore delle nostre madri, quando ci trovavamo ancora nel ventre materno, generando una sensazione di sicurezza e protezione.
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