ARTE, una parola che in sole quattro lettere racchiude un universo variegato : artigiano, artista, artefatto, artificiale, in pratica tutto ciò che attiene alla creatività dell'uomo con ciò che ne consegue, comprese le differenti valutazioni estetiche che spesso ci lasciano perplessi o in disaccordo.
Ieri mi sono imbattuta per caso, in rete, in una serie di articoli che mostravano alcune delle sculture più strane, o più grandi, del mondo, spesso al di fuori dei canoni con cui vengono comunemente classificate le opere d'arte , in particolare della pittura, della scultura e dell'architettura. Eppure molte di esse hanno un significato preciso ed esprimono in maniera inusuale un'esperienza, uno stato d'animo, un ricordo, un messaggio o semplicemente l'innegabile fantasia e creatività dell'autore. Eccone alcune :
Il titolo originale di quest'opera di Tom Frantzen del 1985 è Vartkapoen, che significa La Canaglia del Canale, e rappresenta un operaio burlone che emerge da un tombino e fa inciampare il poliziotto, in una sorta di gag comica che allude allo spirito anarchico di Bruxelles nei confronti dell'autorità. Io la trovo divertente.
Questo squalo, costruito a Oxford (Inghilterra) in occasione di un anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, vuol essere un monito contro i pericoli dell'uso dell'energia nucleare. Mi chiedo come devono sentirsi gli occupanti della casa...avranno sonni tranquilli ?!?
Ecco alcuni esemplari di "Les voyageurs", sculture "incomplete" in bronzo dell'artista francese Bruno Catalano, esposte a Marsiglia in occasione del riconoscimento alla città del titolo di Capitale Europea della Cultura 2013. Rappresentano uomini e donne in viaggio, incompleti, perché si sono lasciati qualcosa alle spalle, oppure perché sono in cerca di qualcosa che ancora devono trovare. L'impatto visivo di queste sculture, in equilibrio apparentemente precario, è notevole, ma anche, a mio parere, piuttosto inquietante.
Trovo invece davvero toccante e fortemente evocativa questa lunga fila di 60 paia di scarpe in ghisa collocata lungo il Danubio sulla riva di Pest. Creata dal regista Cam Togay e dallo scultore Gyula Pauer , ricorda il massacro da parte del Partito delle Croci Frecciate che collaborò con i nazisti a deportare e uccidere molti ebrei ungheresi, uomini, donne e bambini che dopo essere costretti a togliere le scarpe, considerate merce di valore, venivano fucilati e buttati nel fiume.
Nata da una tormentata vicenda personale,quest'opera realizzata in bronzo dallo scultore Zenos Frudakis a Philadelphia, è dedicata alla libertà intesa come conquista , attraverso quattro stadi progressivi, della propria identità, spesso soffocata dalle convenzioni sociali.
Il Kelpie è uno spirito acquatico della mitologia celtica che assume le sembianze di un cavallo bianco. Queste due enormi teste di cavallo, alte 30 metri e pesanti 600 tonnellate sono dunque un omaggio alla tradizione scozzese secondo l'autore Andy Scott che per realizzarle ha impiegato ben nove anni.
Questa enorme colt con la canna annodata si trova nei giardini del Palazzo di vetro dell'ONU a cui è stata donata dal Lussemburgo nel 1988.
Opera dello scultore svedese Carl Fredrik Reuterswart, trae ispirazione dall'omicidio di John Lennon ed è un omaggio ai numerosi messaggi di pace all'umanità presenti in molte delle sue canzoni.
Questa enorme mano che esce dal terreno quasi a sorreggere l'albero si trova a Glarus in Svizzera ed è opera degli scultori Eva Oertli e Beat Hubert . Il suo nome è "The Caring Hand" ed è un più che esplicito invito a prendersi cura della natura e dell'ambiente in genere.
Continueranno tuttavia a stupirci per qualche tempo, a farci discutere, a entusiasmarci o a farci arricciare il naso, fino a quando spunteranno altre mode, altre idee, altre stranezze perché la creatività è fatta così, e se no, che creatività sarebbe ?!?!
Il titolo originale di quest'opera di Tom Frantzen del 1985 è Vartkapoen, che significa La Canaglia del Canale, e rappresenta un operaio burlone che emerge da un tombino e fa inciampare il poliziotto, in una sorta di gag comica che allude allo spirito anarchico di Bruxelles nei confronti dell'autorità. Io la trovo divertente.
Questo squalo, costruito a Oxford (Inghilterra) in occasione di un anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki, vuol essere un monito contro i pericoli dell'uso dell'energia nucleare. Mi chiedo come devono sentirsi gli occupanti della casa...avranno sonni tranquilli ?!?
Ecco alcuni esemplari di "Les voyageurs", sculture "incomplete" in bronzo dell'artista francese Bruno Catalano, esposte a Marsiglia in occasione del riconoscimento alla città del titolo di Capitale Europea della Cultura 2013. Rappresentano uomini e donne in viaggio, incompleti, perché si sono lasciati qualcosa alle spalle, oppure perché sono in cerca di qualcosa che ancora devono trovare. L'impatto visivo di queste sculture, in equilibrio apparentemente precario, è notevole, ma anche, a mio parere, piuttosto inquietante.
Trovo invece davvero toccante e fortemente evocativa questa lunga fila di 60 paia di scarpe in ghisa collocata lungo il Danubio sulla riva di Pest. Creata dal regista Cam Togay e dallo scultore Gyula Pauer , ricorda il massacro da parte del Partito delle Croci Frecciate che collaborò con i nazisti a deportare e uccidere molti ebrei ungheresi, uomini, donne e bambini che dopo essere costretti a togliere le scarpe, considerate merce di valore, venivano fucilati e buttati nel fiume.
Nata da una tormentata vicenda personale,quest'opera realizzata in bronzo dallo scultore Zenos Frudakis a Philadelphia, è dedicata alla libertà intesa come conquista , attraverso quattro stadi progressivi, della propria identità, spesso soffocata dalle convenzioni sociali.
Il Kelpie è uno spirito acquatico della mitologia celtica che assume le sembianze di un cavallo bianco. Queste due enormi teste di cavallo, alte 30 metri e pesanti 600 tonnellate sono dunque un omaggio alla tradizione scozzese secondo l'autore Andy Scott che per realizzarle ha impiegato ben nove anni.
Questa enorme colt con la canna annodata si trova nei giardini del Palazzo di vetro dell'ONU a cui è stata donata dal Lussemburgo nel 1988.
Opera dello scultore svedese Carl Fredrik Reuterswart, trae ispirazione dall'omicidio di John Lennon ed è un omaggio ai numerosi messaggi di pace all'umanità presenti in molte delle sue canzoni.
Questa enorme mano che esce dal terreno quasi a sorreggere l'albero si trova a Glarus in Svizzera ed è opera degli scultori Eva Oertli e Beat Hubert . Il suo nome è "The Caring Hand" ed è un più che esplicito invito a prendersi cura della natura e dell'ambiente in genere.
In molti Paesi c'è la consuetudine di dedicare un monumento al Milite Ignoto; a Reykjavík in Islanda invece si è pensato di dedicare un monumento al Lavoratore Ignoto, con la differenza che il primo riposa in pace, mentre il secondo soffre continuamente di emicrania. Davvero interessante e insolita questa scultura, ma forse Magnus Tomasson ha un po' esagerato con il carico...
Questo enorme salmone di oltre tre metri conficcato in un edificio a Portland appartiene alla cosiddetta scultura di strada, pensata innanzi tutto per catturare l'attenzione dei passanti e dei turisti con tutto ciò che segue in termini commerciali ed economici.
Le immagini che ho proposto in questa pagina rappresentano solo una piccola parte delle mega sculture in giro per il mondo , né basta la sola "dimensione" o il "messaggio" che intendono trasmettere a qualificarle come opere d'arte ,secondo il mio parere.
Praga - Scarpetta di Cenerentola |
Venezia - Le Mani |
Continueranno tuttavia a stupirci per qualche tempo, a farci discutere, a entusiasmarci o a farci arricciare il naso, fino a quando spunteranno altre mode, altre idee, altre stranezze perché la creatività è fatta così, e se no, che creatività sarebbe ?!?!
Nessun commento:
Posta un commento