martedì 20 febbraio 2018

Christie's








La questione è tuttora controversa : nonostante la società sostenga che il suo fondatore, Mr. James Christie, abbia effettuato la sua prima vendita il 5 dicembre 1766, battendo all'asta un set di sei scodelle da una pinta per la prima colazione, a favore di un certo Mr. Sheppherd per 19 scellini, secondo altre fonti la prima asta si sarebbe tenuta già nel 1762 e sono state rintracciate perfino pubblicità sui giornali che mostrano come la  compagnia sia stata attiva già dal 1759.
 
Secondo Wikipedia, è certo che James Christie abbia tenuto la sua prima vendita a Londra, nella sede del Great Rooms in Pall Mall, e che questa comprendesse due vasi da notte, un paio di lenzuola e quattro ferri da stiro.

Anno più, anno meno, poco importa: resta il fatto che oggi Christie's è la più grande, la più antica e la più famosa casa d'aste al mondo.





Dalla seconda metà del secolo scorso, superate le criticità prodotte dalla seconda guerra mondiale, ha iniziato  a espandersi, da Londra nel mondo, aprendo nel 1958 la sua prima filiale all'estero, proprio a Roma.
Seguiranno negli anni successivi Ginevra, Parigi, Tokyo, Amsterdam.

 

 

Attraverso l'acquisizione di nuovi soci e capitali, Christie's aprirà nuove filiali a New York, a Melbourne, a Dubai, dedicando particolare attenzione alla compravendita di opere d'arte, pregiati mobili d'antiquariato, gioielli da favola.
 
Incredibilmente, da società quotata in borsa, verso la fine del secolo scorso torna ad essere proprietà di un uomo solo, il magnate francese Francois Pinault.
 
 
 
 
 
 
In 250 anni di storia molte cose sono cambiate , eppure Christie's continua a mantenere quell'inconfondibile carattere old british,un po' spocchioso forse, che induce chi ci lavora a definirsi "gentiluomini vestiti da mercanti, mentre gli altri, of couse, sono solo mercanti vestiti da gentiluomini..."
 
 
 
 
 
Come si racconta nel volume intitolato Aggiudicato ! edito dalla casa editrice Phaidon in occasione del 250° anniversario, nelle sale d'asta di Christie's sparse per tutto il mondo si sono battute a cifre da capogiro le tele di Mantegna, Velasquez, Monet,  Modigliani,  Picasso, solo per citarne alcuni, gioielli rari e mobili antichi, ma anche il cappello di Napoleone, la perla che Richard Burton regalò a Liz Taylor per S.Valentino, il tubino di Audrey Hepburn, la macchina da scrivere d'oro usata da Ian Fleming per creare Golfinger e la maglia con cui Pelé batté l'Italia ai mondiali del '70... pagine d'arte, pagine di storia e di semplice quotidianità, di cui tutti noi, a debita distanza, abbiamo fatto parte.





Pochi mesi fa è stato battuto a New York al prezzo record di 450 milioni di dollari il controverso Salvator Mundi, dipinto attribuibile a Leonardo da Vinci, da molti definito la versione maschile della Gioconda.

A chi spetterà il podio per il prossimo record ?


 

2 commenti:

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