sabato 2 settembre 2017

Donne dimenticate :Alice Guy Blanché

Non è una novità . Come diceva quel tale : Dietro a un grande uomo, c'è sempre una grande donna... e dietro a una grande donna , non c'è nessuno...soprattutto capita spesso che non ci sia nessuno a ricordarla.

E' il caso di Alice Guy Blanché, prima donna regista e prima donna produttrice nella storia del cinema.



Alice Ida Antoinette Guy nasce in Francia nel 1873 da genitori cileni , che presto ritornano nel paese d'origine, lasciandola alla cure della nonna. Le condizioni economiche della famiglia sono modeste , così Alice deve presto trovare un lavoro.
A 16 anni fa la dattilografa in una ditta di vernici e nel 1894 diventa la segretaria di Léon Gaumont, che sta lavorando ad un progetto per una cinepresa.






Dopo aver visto la presentazione del "Cinematographe" dei fratelli Lumière, riesce ad ottenere qualche metro di pellicola ed ha un'intuizione : lei, figlia di un libraio che amava le storie e il teatro, è la prima in assoluto a mettere su una  pellicola una storia di finzione, che diventerà una costante della narrazione cinematografica.
 
Il suo primo film è del 1896 e si intitola "La fata dei cavoli". Gaumont le aveva permesso di occuparsi del suo progetto nei suoi stessi laboratori, purché ciò non interferisse con i suoi doveri di segretaria. Del film, che era a colori, furono vendute 80 copie .
Pensate che in origine le pellicole venivano colorate a mano dalle operaie del colore, vere e proprie artiste della miniatura : con pennelli sottilissimi e una lente di ingrandimento acquerellavano con le aniline fotogramma per fotogramma, trasportando sulla pellicola l'arte e l'esperienza sottile del ricamo.
 
 
 
Dal 1897 al 1907 diventa direttrice di produzione alla Gaumont.
In questo periodo produsse un centinaio di film, alcuni dei quali erano una sorta di music video, in cui la musica era sincronizzata con le immagini in movimento. Tutto ciò accadeva trent'anni prima che Hollywood commercializzasse il sonoro.
 
Nel 1906 Alice sposa un suo assistente, un operatore inglese, Herbert Blaché e l'anno successivo si trasferiscono entrambi a New York, per seguire la filiale americana della Gaumont .
Nel 1910 fonda una propria casa di produzione, la Solax, di cui nomina responsabile il marito, per potersi dedicare alla stesura dei copioni, alla nuove sperimentazioni tecniche, alla formazione dei cast.
 
 
 
 
 
Nonostante la copiosa e accurata produzione di pellicole, il successo economico non arriva. A ciò si aggiungono i problemi familiari: il marito si dimette e apre una società concorrente, prima di trasferirsi in California con un'attricetta. Nel 1922 dopo il divorzio e la bancarotta della società, Alice ritorna in Francia amaramente delusa.
 
Negli anni '40, dopo essersi resa conto che l'industria cinematografica l'ha sempre ignorata, decide di scrivere le sue memorie con l'aiuto del figlio di Gaumont, Louis, che finalmente nel 1954 nel corso di una conferenza la ricorderà come la prima donna regista, ingiustamente dimenticata. Alcuni anni dopo le verrà conferita la Légion d'Honneur
 
Nel 1965 torna  con la figlia Simone negli Stati Uniti dove muore tre anni dopo. Le sue memorie  verranno pubblicate postume nel 1976.
nel corso della sua carriera era stata responsabile della realizzazione di quasi mille film.
 
 
 
 
 
 
 

 

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