In Trentino , nelle foreste della Val di Fiemme, c'è un luogo conosciuto con il nome di "bosco che suona", dove si custodisce il segreto per la costruzione dei violini perfetti.
Nella foresta , tra più di 60 milioni di alberi, molti dei quali ultrasecolari, crescono infatti degli esemplari anomali di abete rosso, con caratteristiche meccaniche e acustiche uniche al mondo.
Il legno dell'abete rosso è particolarmente elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici sono come minuscole canne d'organo che creano risonanza.
Si tratta dunque di un materiale molto pregiato e conosciuto come tale già da Antonio Stradivari e da altri maestri liutai del '600 e del '700 , che da Cremona venivano qui per acquistare il legno più adatto per la costruzione di strumenti musicali a corda, come organi, pianoforti , violini, viole ed altri ancora.
Gli abeti rossi vengono solitamente abbattuti in luna calante, tra ottobre e novembre, quando nel tronco c'è minor quantità di linfa e gli alberi migliori si riconoscono per gli anelli di crescita molto sottili e perfettamente concentrici, con fibre diritte e fini e scarsa presenza di nodi.
Vista la peculiarità e il pregio di questo legname, gli abeti rossi vengono abbattuti con grande attenzione da parte di pochi ed esperti boscaioli, capaci di capire se il legno "suona" prima ancora di estrarlo.
Durante l'estate alcuni musicisti di fama internazionale che partecipano al festival di musica in quota "I Suoni delle Dolomiti", sono invitati a partecipare ad un singolare battesimo degli alberi nel bosco che suona: ad ogni artista viene associato un abete dotato di una storia e di un carattere unici. Il musicista esegue un brano in onore del suo albero e l'intera foresta lo accompagna.
Passeggiare in questi boschi è comunque un'esperienza emozionante in tutte le stagioni, quando i raggi del sole si fanno strada tra i fitti rami degli alberi, quando dal sottobosco sale il profumo della terra umida e della resina e quando con la neve cala il silenzio più profondo.
Accanto agli abeti rossi si alzano quelli bianchi , più in alto il larice e il pino cembro; nel sottobosco abbondano mirtilli neri e rossi e ,nelle zone meno frequentate dagli escursionisti amanti della montagna, non è improbabile assistere alle passeggiate dei cervi.
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