Jacques Le Pelletier, figlio di una ricca famiglia di commercianti originari della Provenza, acquistò nel 1481 il feudo di Martainville, consistente allora di 25 ettari. Armatore, ma anche borgomastro della città di Rouen, era in cerca di uno status sociale più nobile e qualificato e per questo decise di costruire un castello su questo territorio sul finire del XV secolo.
L'aspetto in origine è quello di una fortezza delimitata da quattro torri , circondata da un fossato, con un ponte levatoio e un camminamento di ronda sugli spalti, ma nell'insieme il castello preannuncia già il Rinascimento, sia nella struttura , sia nei materiali impiegati, insoliti per l'epoca, come i mattoni rossi e neri che ricordano le costruzioni delle Fiandre.
Insomma il castello di Martainville è da considerarsi come uno dei primi esemplari del Rinascimento normanno.
Quando Jacques Le Pelletier muore nel 1510, è il nipote Jacques, il secondo con questo nome, che eredita il suo vasto patrimonio e inizia una radicale trasformazione del castello, facendo riempire il fossato, accentuando i tetti a punta delle torri, allargando le finestre e installando comignoli , trasformando così il castello in una maison de plaisance .
La facciata in particolare viene completamente trasformata : il ponte levatoio viene sostituito da un elegante portale finemente decorato, in corrispondenza del quale viene costruita al primo piano una cappella.
Nel 1545 Jacques muore prima di aver completato i suoi progetti e la famiglia interrompe immediatamente i sontuosi lavori in corso. Un inventario dell'epoca certifica comunque che le pertinenze del castello, come la colombaia, il fienile, il granaio e la scuderia sono stati completati.
Nel 1571 uno dei figli, Richard, riceve un titolo nobiliare e ottiene il permesso di cambiare il nome del castello da Le Pelletier in Martainville.
La tenuta resta di proprietà della famiglia fino al 1781 quando l'ultima discendente muore senza eredi. Il castello resta vuoto e abbandonato, mentre nei terreni sopravvive qualche piccola attività agricola.
Nel 1905 un mercante di bestiame lo rileva con l'intenzione di demolire il castello ormai in pessime condizioni, ma lo Stato lo riacquista in extremis ; tutti gli arredi però sono stati nel frattempo dispersi.
Verso la metà del secolo scorso l'edificio è restaurato e destinato a museo delle arti e tradizioni normanne, aperto al pubblico dal 1961.
Conserva ancora tutte le pertinenze, la colombaia, il forno per il pane, la scuderia e dal 2014 sono in corso i lavori per il rifacimento del giardino rinascimentale.
Oggi il castello ospita il Museo delle Arti e Tradizioni normanne con ricche collezioni in 28 sale in cui viene rappresentata la vita quotidiana in Normandia dal XVI al XIX secolo : mobili, tessuti , strumenti musicali, gioielli costruiti in Normandia nel corso dei secoli.
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