mercoledì 15 marzo 2017

Storie della Buona Notte

Lo hanno definito l'evento editoriale dell'anno e in quanto tale è apparso nello scorso fine settimana su tutti i principali mezzi di informazione.

Questo l'articolo di Nadia Ferrigo apparso su La Stampa.





"Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio , ricordate :"Avete ragione voi". Questa la dedica di "Storie della Buona Notte per le bambine ribelli" edito da Mondadori e a pochi giorni dalla pubblicazione in testa alla classifica italiana dei libri più venduti.

E' la versione italiana di "Good Night Stories for Rebel Girls", ideato da Elena Favilli, imprenditrice e giornalista,  e Francesca Cavallo, autrice e regista teatrale. Vivono a Venice, in California, e sono le ideatrici  di Timbuktu Labs, laboratorio di innovazione dei media per l'infanzia. Dai libri ai laboratori interattivi, possono contare su due milioni di utenti in più di 70 paesi per "costruire una comunità globale di genitori progressisti". Il volume raccoglie cento favole della buonanotte con protagoniste "cento donne straordinarie del passato e del presente, che possano fare da modello positivo per le bambine", illustrate da sessanta artiste di tutto il mondo, dall'italiana Elisabetta Stoinich alla sudafricana Thandiwe Tshabalala.


Ancora prima di essere pubblicata, la raccolta ha incassato un record: è il libro più finanziato della storia del crowdfunding.
L'idea è stata lanciata a novembre dello scorso anno sulla piattaforma Kickstarter, dedicata a raccogliere microfinanziamenti: in sei mesi ha raccolto un milione e 200mila dollari. La versione originale americana ha venduto 90mila copie; a oggi il libro è stato tradotto in dodici lingue diverse. Una bella sorpresa, anche perché l'obiettivo della campagna era raccogliere 40mila dollari per pagare le artiste e coprire il costo della pubblicazione delle prime mille copie.
" Le ricerche ci mostrano come fin dall'inizio della scuola media le bambine iniziano a perdere fiducia in se stesse - spiega Favilli, laureata in semiotica a Bologna - ecco perché essere esposte a una narrazione diversa della femminilità è fondamentale. I libri per i più piccoli sono ancora pieni di stereotipi di genere. I genitori non possono fare molto ed è per loro che abbiamo creato questo libro."
Niente principesse da salvare per intenderci.
Anche se il libro è dedicato ai più piccoli, è uno stimolante ripasso per gli adulti.
Le storie sono in ordine alfabetico : si inizia con Ada Lovelace, matematica che scrisse il primo programma per computer della storia. A seguire Alek Wek, modella scappata dalla guerra civile in Sudan negli anni Novanta e reclutata a Londra, "così diversa da ogni altra che ebbe subito un successo strepitoso." La ciclista Alfonsina Strada, la prima donna che nel 1924 tra mille polemiche gareggiò nel Giro d'Italia. L'elenco comprende le storie di giornaliste, poetesse, giudici, sollevatrici di pesi, astronaute, pittrici, rock star e scienziate di tutti i tempi e si conclude con l'architetta Zaha Hadid, una delle più grandi di tutti i tempi e la prima a ricevere la Medaglia d'Oro del Royal Institute of British Architects.
Tra racconti e illustrazioni si incontrano celebri pioniere come Rita Levi da Montalcini e Frida Kahlo, Margherita Hack e Miscelle Obama, Yoko Ono e Serena Williams, le sorelle Bronte e Cleopatra. Anche se la gran parte delle donne straordinarie raccontate in questo libro sono state quasi cancellate dalla storia. Di loro ricordiamo a mala pena i nomi, nulla sappiamo delle loro conquiste. Con Storie della buonanotte per bambine ribelli si rievocano le battaglie vinte da donne coraggiose, ispirazione per le bambine che non sognano di essere salvate da un principe azzurro su un cavallo bianco."


















L'articolo della Ferrigo, come altri sullo stesso argomento, ha suscitato in me una grande curiosità nei confronti di questo libro e, nello stesso tempo reazioni contrastanti, dal momento che con questo blog, Dindi ed io ci siamo fatte un po' "custodi" della tradizione per ciò che riguarda i libri per l'infanzia e la loro illustrazione. 

Il nostro sguardo è rivolto prevalentemente al passato, a quelle letture che hanno segnato la nostra infanzia, dove potevano esserci  fate, principi e cavalli bianchi, ma anche valori concreti su cui costruire il nostro futuro di donne, di madri e, per le più fortunate, di nonne.

I tempi cambiano ed è giusto che alle bambine d'oggi si aprano prospettive nuove, più ampie, più gratificanti, purché il sogno e la fantasia possano comunque restare a portata di mano.

Ho letto l'incipit di qualche racconto di questa fortunata collana e, a prima vista, mi pare che le due autrici siano state capaci da creare le giuste atmosfere.

Sicuramente sono due giovani donne coraggiose e preparate, bambine ribelli che hanno saputo dimostrare il loro impegno,  anziché restare alla finestra ad aspettare principi più o meno motorizzati.
Non vedo l'ora di avere il loro libro fra le mani per conoscere e soprattutto capire il nuovo che avanza.

1 commento:

  1. Be' siamo custodi del passato, come mantenimento di certi valori, ma siamo anche moderne e sappiamo che alcune cose vanno cambiate e svecchiate. Ben venga per le bambine, l'insegnamento all'indipendenza, all'intraprendenza, alla valorizzazione di sè. Ci mancherebbe altro!

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