Così lo scrittore francese Pierre Loti, originario di Rochefort, definì il castello de la Roche Courbon, quando lo vide in stato di completo abbandono, insieme al parco, mentre si recava a trovare una sorella che viveva a Saint Porchaire. In effetti il castello era stato abbandonato dai proprietari da lungo tempo.
Costruito come fortezza su uno sperone roccioso verso la fine del XV secolo , il castello era inespugnabile grazie alle sue possenti torri e al terreno acquitrinoso che lo circondava. Con il trascorrere del tempo, superati i continui conflitti interni alla regione, divenne nel XVII secolo una dimora di straordinaria bellezza , circondata da giardini alla francese simili a quelli che sarebbero stati realizzati successivamente nella reggia di Versailles. Tuttavia, dopo la Rivoluzione Francese la proprietà cadde progressivamente in rovina.
Fu proprio grazie all'interessamento di Pierre Loti e alla sua popolarità, che venne promossa una campagna di sensibilizzazione nei confronti di questa dimora che non meritava di finire nel completo abbandono. Fu così che nei primi decenni del Novecento Paul Chénereau ne divenne proprietario, provvedendo al completo restauro sia degli edifici che del giardino.
Dal 1946 il castello , con i suoi giardini e il parco, è classificato come monumento storico ed è aperto al pubblico.
Trattandosi di una residenza privata, gli interni del castello sono soggetti a privacy, tuttavia sono disponibili in rete alcune immagini che testimoniano la raffinata eleganza degli arredi .
Nel castello è possibile visitare anche un piccolo museo dove vengono conservati alcuni interessanti reperti archeologici venuti alla luce nel terreno adiacente il complesso durante la riqualificazione del parco e dei giardini. Inoltre , come è ormai consuetudine per il mantenimento delle antiche dimore, vengono organizzate molte attività di intrattenimento per i visitatori grandi e piccini.
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