Ebbene sì, non posso negarlo : a me il Carnevale mette tristezza...
sarà perché dalle mie parti non è mai stato particolarmente festeggiato, sarà perché quando ero bambina odiavo i mortaretti che i monelli (ecco qui un bel termine ormai desueto...)si divertivano a far scoppiare tra i piedi delle persone. E le palline di stoffa imbottite di segatura legate a un elastico che arrivavano in testa come sassi lanciati da una fionda ? Altro che carnevale divertente...
Chi è stato bambino come me negli anni '50, sa bene che non c'erano tutte le diavolerie (eccone un altro...) che ci sono oggi; al massimo, se c'era qualche tenda avanzata in solaio, si poteva fingere di indossare il peplo di un'antica matrona romana che poi finiva per inzupparsi di fango in tutte le pozzanghere create dal disgelo.
Acqua passata... e comunque anche da persona adulta non ho mai amato le confusione delle sfilate dei carri, il lancio di coriandoli in bocca o giù per la schiena, gli scherzi a volte pesanti. Perfino le bellissime maschere del Carnevale di Venezia a me sembrano tristi e inquietanti nella loro staticità.
Tuttavia...se proprio vogliamo essere onesti e sinceri, c'è qualcosa del carnevale che mi piace e mi piace molto : i dolci tipici di questa ricorrenza : castagnole, chiacchiere, frittelle, ciambelle, galle, zeppole, Krapfen, frittole, gnocchetti ..... a volte diversi nel nome ma uguali nella sostanza, perché quando si tratta di cibo, ogni regione del nostro paese vanta una propria tradizione, soprattutto quando i dolci vengono preparati in casa con la ricetta della mamma o della nonna.
Per questo anch'io che non amo il carnevale e ancor meno la puzza di fritto che accompagna quasi tutte le ricette di carnevale, mi divertirò a preparare i gnocchetti per i miei ex- bambini, ormai più che cresciuti, ma pur sempre golosi.
La ricetta ? E' semplice e reperibile sui tanti siti che si occupano di cucina. E mentre aspetto che il Carnevale arrivi - quest'anno è alla fine di febbraio - mi lustro gli occhi , e la gola,con queste immagini:
sarà perché dalle mie parti non è mai stato particolarmente festeggiato, sarà perché quando ero bambina odiavo i mortaretti che i monelli (ecco qui un bel termine ormai desueto...)si divertivano a far scoppiare tra i piedi delle persone. E le palline di stoffa imbottite di segatura legate a un elastico che arrivavano in testa come sassi lanciati da una fionda ? Altro che carnevale divertente...
Chi è stato bambino come me negli anni '50, sa bene che non c'erano tutte le diavolerie (eccone un altro...) che ci sono oggi; al massimo, se c'era qualche tenda avanzata in solaio, si poteva fingere di indossare il peplo di un'antica matrona romana che poi finiva per inzupparsi di fango in tutte le pozzanghere create dal disgelo.
Acqua passata... e comunque anche da persona adulta non ho mai amato le confusione delle sfilate dei carri, il lancio di coriandoli in bocca o giù per la schiena, gli scherzi a volte pesanti. Perfino le bellissime maschere del Carnevale di Venezia a me sembrano tristi e inquietanti nella loro staticità.
Tuttavia...se proprio vogliamo essere onesti e sinceri, c'è qualcosa del carnevale che mi piace e mi piace molto : i dolci tipici di questa ricorrenza : castagnole, chiacchiere, frittelle, ciambelle, galle, zeppole, Krapfen, frittole, gnocchetti ..... a volte diversi nel nome ma uguali nella sostanza, perché quando si tratta di cibo, ogni regione del nostro paese vanta una propria tradizione, soprattutto quando i dolci vengono preparati in casa con la ricetta della mamma o della nonna.
Per questo anch'io che non amo il carnevale e ancor meno la puzza di fritto che accompagna quasi tutte le ricette di carnevale, mi divertirò a preparare i gnocchetti per i miei ex- bambini, ormai più che cresciuti, ma pur sempre golosi.
La ricetta ? E' semplice e reperibile sui tanti siti che si occupano di cucina. E mentre aspetto che il Carnevale arrivi - quest'anno è alla fine di febbraio - mi lustro gli occhi , e la gola,con queste immagini:
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