lunedì 27 giugno 2016

Diamanti & Co.




Il significato del diamante si può far risalire all’origine stessa del nome, dal greco “adamai” non domabile, quindi forza indomabile. Per le sue caratteristiche è la pietra più ambita e desiderata: trasparente, luminoso, durissimo, puro e immutabile è considerato fin dall’antichità la pietra talismano per eccellenza, appannaggio dei principi e dei potenti. Anche Marylin cantava che i migliori amici di una ragazza sono i diamanti.....









Leggende di varie parti del mondo legano la nascita stessa del diamante agli dei, che siano le lacrime delle divinità piovute dal cielo o il segno dell’intervento divino, in grado secondo le leggende di trascinare Lucifero negli inferi.

Per la sua forza e incorrutibilità il diamante è la pietra della solidità e della perfezione, dai grandi poteri anche terapeutici. Secondo la medicina Ayurvedica conterrebbe i cinque elementi in perfetto equilibrio, mentre per la cristalloterapia sarebbe un aiuto per i disturbi sensoriali, del sistema nervoso e per le paure e la depressione.






Secondo alcune leggende dell’Europa occidentale sarebbe in grado di tenere a bada tutte le presenze oscure della notte, dagli animali agli spiriti, mentre tradizioni di diversi popoli lo indicano come un potente talismano contro i veleni, utile per la disintossicazione. Non solo.

Alcune credenze parlano di un potere di assorbimento e amplificazione dei pensieri in chi lo possedeva, grazie al richiamo della forza e della potenza nei confronti di altre pietre preziose.
Anche oggi il significato del diamante è legato alla forza e alla durezza, oltre alla perfezione e alla bellezza: donare un diamante è simbolo di un legame eterno, infrangibile e splendido, come la pietra.









Che differenza c'è fra diamanti e brillanti?

La risposta è molto semplice: il Diamante è la materia prima mentre il Brillante fa riferimento al tipo di taglio con 57 faccette, 58 se anche l'apice è sfaccettato.
Inoltre, il taglio a brillante viene utilizzato su ogni tipo di gemma. Si ha così, per esempio, un rubino con taglio a brillante. Quando però si parla di brillante senza ulteriori specificazioni, si intende un diamante tagliato a brillante.
Anche se molto meno diffusi, esistono altri tipi di taglio come il taglio Huit-Huit, taglio a Rosa, taglio a Gradini o Smeraldo, taglio Carrè, taglio Baguette, taglio Princess etc.
Un diamante con taglio a brillante non deve necessariamente avere una forma rotonda. Potremo così avere non solo brillanti tondi ma anche con forma a goccia, a cuore, ovale etc.


















E tra diamanti e zirconi?

Lo zircone è un minerale naturale dello zirconio (silicato di zirconio), raro e molto lucente. Il suo colore varia dal giallo-bruno, al verdastro, al rosso.
In oreficeria viene abitualmente chiamato “zircone” quello che in realtà è una zirconia cubica. Anch’esso è un minerale dello zirconio (ossido di zirconio), ma creato in laboratorio dall’uomo, non dalla natura. Il suo valore è quindi molto minore del vero zircone e anche il suo aspetto è diverso: un grosso cristallo incolore, somigliante al diamante.
Lo Zircone era conosciuto già nell’antichità come pietra preziosa ed è stato ritrovato nei siti archeologici più antichi del mondo. È stato inoltre citato in molti testi, come la Bibbia e una poesia hindu sul mitico kalpa, un albero dalle foglie di Zircone. Alcune fonti citano una leggenda ebraica, nella quale ricorre un angelo chiamato “Zircone”, che avrebbe dovuto sorvegliare nell’Eden Adamo ed Eva.
Sotto l’antico nome di “Giacinto” lo Zircone viene citato in diversi passaggio della Bibbia, prima come “Gemma di fuoco” (Ezechiele 28, 13-16), che Mosè offre e che compone il pettorale di Aronne (2. Mose 28, 15-30), poi come una delle dodici gemme che decorano il muro della città celeste di Gerusalemme (Apocalisse 21, 19-20).Andrea, arcivescovo di Cesarea e teologo bizantino, fu autore verso la fine del 10. secolo di un commento sul libro dell’Apocalisse, nel quale collegò le dodici gemme della città di Gerusalemme con gli Apostoli: il Giacinto (Zircone) era assegnato all’Apostolo Simone.
























E poi ci sono gli strass

Che sono pezzi di vetro ( volgarmente chiamati culi di bicchiere) che imitano i brillanti e vengono utilizzati in bigiotteria.

Sono cristalli di vetro con una forte percentuale di ossido di piombo e che hanno un alto indice di rifrazione.
Il termine strass, apparso nel 1746, è derivato dal nome del gioielliere del re di Francia, uno  strasburghese Georges Frederic Strass, che ha lanciato la moda di questi gioielli fantasia.

Come riconoscere gli uni dagli altri???? Non chiedetelo a me!!!!





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