Quando si parla di mosaici, la nostra mente vola subito ai capolavori di Ravenna o ad opere dello stesso tipo. Ma essi possono essere anche di altro genere, più povero, ma altrettanto artistico. La storia del mosaico ci racconta che esso nasce per fini pratici prima che per fini estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta. I reperti di pavimenti creati con ciottoli risalgono all'ottavo secolo prima di Cristo, in tutta l'area mediterranea. I primi pavimenti di quel tipo riportano disegni geometrici, ma già nel quinto secolo prima di Cristo gli artisti greci avevano trovato il modo di comporre immagini complesse ricercando un effetto estetico. Si raffiguravano animali, piante, scene mitologiche, utilizzando principalmente pietre chiare e scure, ma in alcuni casi si trovano anche disegni colorati, come i magnifici pavimenti del quarto secolo A.C. ritrovai a Pella, in Macedonia.
I mosaici di sassi continuarono fino circa il terzo secolo A.C., quando pian piano vennero sostituiti da quelli formati con pietre tagliate, cubetti o tessere.
Oggi questo tipo di decorazione viene ancora utilizzato soprattutto per decorare giardini e patios e c'è una schiera di artisti-fai-da-te che si cimenta nell'opera e ottiene risultati gradevoli se non proprio altamente artistici.
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