Zietta Liù, pseudonimo di Lea Maggiulli Bartorelli (Pisa 1900- Napoli, 1987), è stata una scrittrice e giornalista, ma, soprattutto, per quelli della mia generazione, è stata l'autrice di moltissime poesie che imparavamo dai libri di lettura nelle elementari.
Lea Maggiulli Bartorelli, arrivata a Napoli giovanissima dopo aver sposato un napoletano conosciuto negli anni di guerra, iniziò a dedicarsi all'insegnamento e quindi al giornalismo con lo pseudonimo di Zietta Liù scrivendo rubriche per bambini su varie testate partenopee e nazionali.
Collaborò a lungo con il Corriere di Napoli con la rubrica Bambinopoli, al Corriere dei Piccoli ed al Giornale della Scuola.
Fu autrice di poesie, racconti e spettacoli teatrali, nonché di scritti di vario genere pubblicati anche in antologie scolastiche (Tredicino, Il piccolo indiano, La favola più bella, L'amore di Cappuccetto Rosso, Fiordilino, Voli di fantasia, Il cuore e la strada, Le favole belle, Fresca fiorita).
Collaborò con il primo centro di produzione Rai di Napoli con la trasmissione Il nostro piccolo mondo (in cui ebbe modo di presentare il Trio Bennato, da lei scoperto in alcuni locali napoletani e costituito dai tre fratelli Edoardo, Eugenio e Giorgio, nella loro prima apparizione televisiva) e fondò «La ribalta», scuola di teatro e recitazione per fanciulli della buona borghesia napoletana che ebbe tra i tantissimi alunni Alighiero Noschese.
Temporale
Dormivo e m'ha svegliato
stanotte il temporale.
Oh, che brutta nottata!
Che tempaccio infernale!
E che lampi, che vento!
Tremavo nel mio letto,
di freddo e di sgomento.
Ma tu m'hai stretto al petto,
mamma! E sul cuore fido
ho chiuso gli occhi, come
un uccellin nel nido,
mormorando il tuo nome.
E ho detto: Il temporale
io non lo temo più,
se presso il mio guanciale,
o mamma, ci sei tu!
Se fossi
Mamma, se fossi il sole risplendente
ti farei coi miei raggi un bel mantello.
Sarebbe tanto ricco e tanto bello
che passeresti altera fra la gente.
Se fossi il vento della primavera
tutti i profumi ai fiori strapperei
e sopra la mia fresca ala leggera
a te, mammina mia, li porterei.
Madonnina
O Madonna dai grandi occhi buoni,
che stringi al cuore il tuo bambino biondo,
Madonnina che ascolti e che perdoni
tutti quelli che soffrono nel mondo.
Stringi anche noi nel tuo dolce mantello,
o Madonnina, noi che ti preghiamo
perché, se ti vuol bene al Bambinello,
anche noi, bimbi, come Lui t'amiamo.
La gallina
Che tenerezza:" Le poesie della mia infanzia"
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