venerdì 18 marzo 2016

La tristezza ha il sonno leggero



Risvolto di copertina:

Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, in bilico tra due famiglie e ancora in cerca di se stesso. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, così trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino.
Circondato da un carosello di personaggi mai banali, Erri deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama. Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?









Un libro da bere tutto in un sorso! Mi è piaciuto anche il secondo racconto di Lorenzo Marone, raccontato con una scrittura piana, diretta e veloce.
Si racconta della famiglia allargata in un'ottica, oserei dire, scandalosa. Già, perchè oggi dire che le famiglie smembrate e ricostruite come puzzles dai pezzi intercambiabili non sono una delizia è considerato sintomo di arretratezza culturale e chiusura mentale. Non si può dire; bisogna essere aperti e permissivi.
E invece lo scioglimento di un matrimonio è senza dubbio un fallimento e i figli, tanto o poco, ne soffrono nel profondo: si sentono in colpa e cadono in una destabilizzante confusione di ruoli. Il "volemose bene" è una bellissima utopia, ma la gelosia fra fratelli non è un'invenzione e penso che possa minare ancora di più i rapporti fra fratellastri. L'autostima va a farsi benedire....

Si racconta, poi, anche dell'influenza che le persone con cui viviamo ha sul nostro carattere e sulle nostre scelte. Chi è più debole per natura si fa plasmare secondo le aspettative degli altri e riappropriarsi del proprio io più vero diventa a volte un percorso troppo faticoso e difficile: doloroso. La ribellione, infatti, fa soffrire più chi si ribella, che non chi ha influito sul ribelle, anche se con buone intenzioni e inconsapevolmente. Il percorso verso la libertà interiore è spesso arduo.

Un altro argomento sviscerato da Marone è il danno provocato dal non detto e dal non voluto vedere: Erri ha sempre evitato di prendere atto delle cose che gli facevano male, non ha mai chiesto aiuto, non ha mai scelto una direzione piuttosto che un'altra, per paura di sbagliare e di soffrire. E questo l'ha fatto soffrire maggiormente di uno sbaglio la cui "colpa" sarebbe ricaduta solo su di sè, evitandogli di potersi crogiolare nel vittimismo.

I personaggi che accompagnano Erri nel racconto sono molti e su tutti loro si potrebbe scrivere una storia. Evidentemente l'autore ha voluto esaminare tutti i possibili risvolti della situazione narrata. Sono personaggi complessi e seppure le loro storie non siano sviscerate fino in fondo, aprono la possibilità di pensare e discutere delle loro situazioni.

Insomma i temi affrontati nel libro non sono leggeri, ma non aspettatevi una storia triste o pesante. Non è un racconto drammatico: Erri riesce a tirar fuori la sua lista dei desideri e, finalmente, a scegliere ciò che pensa lo farà star bene. Erri, alla fine del romanzo, è cresciuto ed è libero. E chi legge si sente pronto ad affrontare lo stesso percorso.

Io aspetto il prossimo libro di Lorenzo Marone perchè i suoi personaggi, seppure quotidiani, non sono mai banali.





Nessun commento:

Posta un commento