mercoledì 11 novembre 2015

Snoopy and Friends





Ero già adulta quando sono apparse le prime strisce di Schulz e proprio per questo non è stato possibile ignorare la maestria di quella penna che con pochi tratti, semplici ma essenziali, riusciva a rappresentare con grande efficacia un mondo di adulti con facce da bambino.
Personaggi inconfondibili, ciascuno con i suoi pregi, i difetti, le simpatie, le passioni ossessive, le insicurezze, la spontaneità; primo fra tutti Snoopy, il brachetto dalle lunghe orecchie che sogna sdraiato sul tetto della sua cuccia e scrive romanzi avventurosi.







Non ho mai smesso di apprezzarli nel corso degli anni anche perchè questi personaggi restano sempre attuali e hanno conquistato la simpatia di più di una generazione. Dindi la pensa come me in proposito, perciò quando l'annunciato "Snoopy and friends" è arrivato nelle sale cinematografiche avevamo già i biglietti in tasca.

Magari a Schulz quest'idea del film in 3D non sarebbe piaciuta, d'altra parte era forse l'unico veicolo per far conoscere i suoi personaggi ai più piccoli, che dovranno comunque aspettare qualche anno per poterli veramente apprezzare.








Del film ho letto recensioni diverse e, come sempre, c'è chi esalta e chi biasima. Io fortunatamente non faccio il critico e posso affermare che Dindi ed io ci siamo gustate lo spettacolo, rilassante e divertente quanto basta, con un inevitabile ma indolore tuffo nel passato. L'unica perplessità ce l'ha procurata la ragazzina dai capelli rossi : per la prima volta mostra il suo faccino, ahimè piuttosto insignificante...niente a che fare con quell'immaginario che quel genio di Schulz aveva scatenato, tenendolo sempre celato.


Per Charles Schulz "la ragazzina dai capelli rossi"rappresentava gli amori non corrisposti che tutti provano nella vita, ma non è in realtà un personaggio del tutto immaginario. E' infatti la descrizione di una giovane donna che Schulz aveva conosciuto mentre lavorava come insegnante in una scuola elementare.
Questa donna, che si chiamava Donna Johnstone, lavorava come contabile nella stessa scuola e fece innamorare Schulz senza però corrispondere al suo amore. Era infatti innamorata di un altro uomo che lavorava come pompiere e che poi sposò.

Oggi la ragazzina dai capelli rossi è usata ancora come simbolo di ciò che si vuole con tutto il cuore ma non si può raggiungere.

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