Forse non avremmo mai pensato di organizzare un viaggio in Bulgaria se Dindi non si fosse imbattuta casualmente in un articolo in cui si parlava di una meravigliosa valle delle rose dove si celebra ogni anno, all'inizio di giugno, un festival speciale in loro onore.
Ed essendo donna d'azione, come ben sanno quelli che la conoscono, Dindi non ha perso tempo e, detto fatto, aereo, alberghi, escursioni, visite guidate, tutto insomma era pronto.
A lei piace portarsi avanti, molto avanti, tanto che il giorno della partenza, seguendo le sue indicazioni, ci siamo ritrovati all'aeroporto secondo gli orari previsti per il volo di ritorno, cioè con un paio d'ore d'attesa in più per il decollo...ah,ah,ah...Questo piccolo contrattempo non ha certo guastato il nostro buon umore, anzi, la nostra breve vacanza è proprio iniziata in allegria e una volta arrivati a Sofia e sistemati i bagagli in albergo, ci siamo messi in cerca di cibo e folklore.
Il ristorante offriva un'atmosfera davvero accogliente; quanto al cibo, bisognava affidarsi alle immagini proposte dal menù perchè il bulgaro è una lingua davvero incomprensibile...e la cucina non è da meno. La zuppa di funghi servita in una forma di pane era gustosa, come lo "spiedino" scelto da Giorgio, praticamente una sciabola turca di 40 centimetri, carica di salsicce e pezzi di pollo, conficcata minacciosamente in un tagliere di legno.
Sabato il programma prevedeva la visita al monastero di Rila.
Fondato nel X secolo dall'eremita S.Giovanni di Rila, questo monastero è il più grande e il più famoso della Bulgaria.
Centro di vita spirituale e culturale, il monastero fu distrutto durante l'invasione dei Turchi e completamente ricostruito grazie alle generose donazioni di cittadini abbienti. La chiesa posta al centro del cortile è ricca all'interno di affreschi e di intarsi in legno, che non possono essere fotografati, ma anche sulle pareti esterne sono rappresentate scene della Bibbia e del Nuovo Testamento, in ottimo stato di conservazione.
Il monastero di Rila si trova a 1147 metri sul monte omonimo e per raggiungerlo si percorre un strada tortuosa tra una fitta vegetazione di noci, castagni e abeti. Una vera oasi di verde e aria pulita.
Se le periferie delle sue città appaiono ancora deturpate dalla presenza degli alti e brutti edifici costruiti come alloggi popolari durante l'occupazione sovietica, la Bulgaria possiede fortunatamente ampie riserve naturali incontaminate. Una leggenda racconta che quando Dio creò il mondo, diede ad ogni paese un dono particolare; a qualcuno capitò un mare trasparente, a un altro una pianura fertile, a un altro ancora laghi pescosi, ma quando arrivò il turno della Bulgaria Dio si accorse di aver esaurito tutti i suoi doni. Si fermò un attimo a riflettere e poi disse:" Ok ! Alla Bulgaria regalerò un pezzo del mio paradiso!"
Come ci è capitato di vedere in Alsazia e nel sud del Portogallo, anche in Bulgaria si incontrano molti nidi di cicogne e dicono che veder volare questi uccelli sia segno di buon auspicio.
La giornata era stata sicuramente intensa e l'indomani ci aspettava l'evento per il quale era stato organizzato il viaggio: una bella dormita ci avrebbe rimesso a nuovo...
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