Del libro avevo trovato cenno in una rivista già lo scorso anno, ma la cosa era scivolata via senza lasciare una particolare traccia, mentre un paio di settimane fa mi sono ritrovata a leggerne la prefazione in internet nella versione inglese e me ne sono subito innamorata. Quel libro doveva essere mio e al più presto !
Purtroppo nelle librerie on line non era disponibile, ma fortunatamente in e-bay ne ho trovato una copia in ottime condizioni e a prezzo contenuto.
L'autore,Andrea di Robilant, è figlio di padre italiano con origini piemontesi e venete e madre americana. Ha studiato al liceo ginnasio francese Lycée Francais Chateaubriand a Roma e poi in un liceo svizzero. Si è laureato presso la Columbia University di New York, studiando storia e scienze politiche. Ha lavorato come corrispondente dagli USA per diversi quotidiani italiani. Vive a Roma con la moglie e i figli.
Dopo aver pubblicato nel 2003 il suo primo romanzo A Venetian Affair, una biografia dei suoi antenati nella Venezia del XVIII secolo, ecco apparire nel 2008 Lucia nel tempo di Napoleone, praticamente la storia della sua quadrisavola, Lucia Memmo, per tutti Lucietta.
Come racconta lo stesso Andrea di Robilant nel prologo del libro, il suo interesse per Lucietta aveva preso corpo dopo l'incontro ravvicinato con una grande statua di Napoleone, collocata nell'atrio dell'antico palazzo Mocenigo , trasformato ora in un condominio.
Quel Napoleone era tutto ciò che rimaneva delle proprietà di famiglia a Venezia. Il nonno infatti, che aveva ereditato l'ingente patrimonio dei Mocenigo , lo aveva a poco a poco svenduto per finanziare una stile di vita piuttosto "allegro".
Durante le sue ricerche Andrea ebbe la fortuna di trovare tra le carte del padre numerose lettere di una giovanissima Lucietta, scritte ad Alvise Mocenigo, suo futuro sposo, durante il fidanzamento, ma furono soprattutto le millecinquecento lettere scritte alla sorella Paolina in quasi mezzo secolo , ritrovate presso la biblioteca Angelo Maj di Bergamo, a consentire la ricostruzione non solo della storia personale di questa incredibile donna, ma anche quella di un'epoca particolarmente ricca di eventi nella storia d'Europa.
Interessante, sempre nel prologo, il racconto della faticosa ricerca attraverso mezza Europa di un ritratto di Lucietta, fatto a Roma dalla famosa pittrice Angelika Kauffmann, citato in una delle lettere, di cui si erano perse completamente le tracce, ritrovato poi nella casa in stile georgiano di Sir Richardson, ad Ampthill, nel Bedfordshire.
Ecco qua la dolce immagine di Lucietta a soli sedici anni, stupendamente ritratta dalla Kauffman in tutta la sua dirompente giovinezza.
Ho letto il libro con grande piacere , meraviglia e soprattutto ammirazione per questa grande veneziana, come la definisce l'autore stesso, innamorata dell'amore a sedici anni ma poi capace, diventata donna, di affrontare con coraggio le delusioni di maternità mancate e le sofferenze di maternità vissute. Dotata di carattere forte e sensibile insieme, Lucietta lavora accanto al marito nel bonificare le terre nel Friuli, così come sa costruire importanti rapporti sociali a Vienna, a Parigi, a Venezia, ovunque la portino i tumultuosi eventi del suo tempo, sempre piena di interessi e di curiosità.
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