L'avevo detto, dopo aver letto la recensione del film fatta da Paola, che mi spiaceva essermelo perso e che avrei comperato il libro. E dopo averlo comperato e letto, penso che mi cercherò l'occasione per gustarmi anche il film, perchè questa storia mi è molto piaciuta.
Non è uno di quei libri che, una volta incominciati non si possono più lasciare fino alla fine. Anzi, è un libro che si può centellinare, che va meditato. Non c'è l'ansia di sapere che cosa succede e come va a finire; c'è l'interiorizzazione di quello che l'autore ti ha fatto capire. In sostanza è un racconto che spiega l'importanza delle parole, nel bene e nel male. Le parole che usa un fanatico per trascinare la folla in un'impresa criminale vendendola per santa crociata e le parole ristoratrici che aiutano un'anima sbigottita e sconvolta dalla realtà ad affrontare la vita. Ecco quello che io ho tratto da questo libro. La storia è la stessa del film: delicata, seppure vissuta in un mondo che di delicato non ha più nulla. Bellissima, poetica. Una storia che ti fa capire quanto sia sciocco generalizzare perchè anche in mezzo a persone veramente cattive e in situazioni estreme, vivono persone con animo generoso e profondamente buono. Chi sembra rude e scorbutico nasconde una gentilezza completamente disinteressata e pareggia la meschinità di chi, invece, potrebbe sembrare più raffinato. Non tutti i tedeschi erano sostenitori di Hitler e molti di loro rischiavano la vita per cercare di arginare la follia delle leggi razziali. Qui si racconta un pezzo di storia senza alcuna pesantezza, ma rendendo il lettore partecipe del disperante senso di impotenza che provavano le persone che erano riuscite a mantenere integro il proprio cuore.
La voce narrante della storia è quella della Morte, che negli anni fra il 1939 e il 1945 aveva molto lavoro in Germania e in tutta l'Europa, ma che è rimasta colpita da Liesel e dal gruppo di persone che viveva insieme a lei in quei giorni terribili, tanto da volerne raccontare le vicende.
In poche parole, l'ho trovato un libro molto bello,toccante, commovente, ma non patetico. Scritto in maniera impareggiabile, ne consiglio davvero la lettura a tutti, soprattutto a chi, come me, della storia sa solo quello che c'è scritto sui libri di testo.
Non so per quale motivo il titolo del libro sia stato cambiato in un secondo tempo. Immagino che ciò sia dovuto al lancio del film....?Mah!?
L'autore è un ragazzo: Markus Zusak, già pluripremiato autore di libri per ragazzi, con questo romanzo rivela un talento promettente nella narrativa per adulti. Nato nel 1975 a Sydney, dove tuttora vive, da madre tedesca e padre austriaco, per questo libro si è ispirato alle esperienze vissute dai genitori durante il nazismo.
Il suo sito è www.markuszusak.com
credo che seguirò il tuo consiglio ... ultimamente non riesco a trovare un libro che mi piaccia !!!
RispondiEliminaciao
Patty