venerdì 9 maggio 2014

Fiori di campo: cicoria , tarassaco e cardo






Vi ricordate i soffioni? In questa stagione se ne trovano moltissimi nei prati e ai bambini piace raccoglierli e soffiare, per vedere se si riesce a far volare via tutto....Io ero convinta che i fiori che spuntano da qui fossero la cicoria




e invece scopro che non è proprio così: il loro nome è tarassaco, anche se sono conosciuti come cicoria matta o dente di leone. Sono molto apprezzati per insaporire frittate e insalate e hanno anche proprietà medicinali. Il significato “Io guarisco” dal greco e “rimedio per disordine” dal latino fanno ben capire che il Tarassaco, conosciuto ed utilizzato fin dal Medioevo, è una pianta estremamente interessante per le proprietà depurative di reni e fegato.
La vera cicoria, invece, è questa:






e devo dire che le sue foglie sono molto simili a quelle del tarassaco ed hanno le stesse proprietà curative.


Ci sono varie leggende ricollegate alla cicoria.

Un'antica leggende rumena racconta che un giorno il sole chiese a donna Floridor di sposarlo. La fanciulla rifiutò allora il sole, irato, la trasformò nel fiore della cicoria condannandola a guardarlo (il sole) ogni momento della sua giornata da quando appariva in cielo a quando scompariva la sera. Questo per spiegare che i fiori della cicoria sono eliotropi, vale a dire, in questo caso, che si aprono all'alba e si chiudono al tramonto. Questo fatto osservato dal botanico tedesco Conrad Megenberg fece si che chiamasse questa pianta "sponsa solis" vale a dire "sposa del sole".

E' tradizione che chi vuole fare conoscere le proprie qualità alla persona che si ama si deve portare addosso della cicoria.

Un'altra bella leggenda bavarese narra la seguente storia sulla cicoria: una principessa era stata abbandonata dal suo sposo perchè sedotto da una ninfa. La principessa dopo giorni di dolore chiede di morire e di non rivedere più il suo amato. Anche le sue damigelle fecero una preghiera però di essere sempre viste dal principe. Così il buon Dio esaudì le loro prghere: trasformò la principessa in un bellissimo fiore bianco mentre le damigelle in fiori azzurri che crescevano ovunque lungo le strade dove passava il principe. Per questo motivo in lingua tedesca la cicoria si chiama anche "wegwarte = guardiana delle strade" o "wegeleuchte = luce delle strade".8Raccontata in modo un po' diverso proprio qui:https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8625342552974409540#editor/target=post;postID=4803382082910709919;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=25;src=link)


Nel linguaggio ottocentesco i fiori di cicoria hanno ispirato la frugalità e la temperanza.


  Un'altra pianta molto efficace nella protezione della salute è il cardo mariano (Silybum marianum) , una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle composte tuboliflore, molto diffusa nel Mediterraneo. Dal suo frutto si ricava la silimarina, una miscela di flavonolignani (composti correlati ai flavonoidi) particolarmente ricca di una molecola chiamata silibinina. Da tempo immemore si conoscono le virtù terapeutiche del latte di cardo mariano, soprattutto nelle disfunzioni e nelle malattie a carico del fegato, dove specialmente la silibinina ha dimostrato di possedere proprietà antiossidanti e di essere un antidoto efficacissimo all’avvelenamento da sostanze epatotossiche





Il Cardo mariano è stata da sempre considerata una pianta solare quindi con significato positivo.

Esistono numerose leggende riguardo questa pianta una delle quali è che permetterebbe di capire se una persona ci ama ma non ha il coraggio di dirlo. Per capirlo si racconta che bisogna raccogliere un cardo mariano in piena fioritura in occasione della Festa di San Giovanni e dopo averlo bruciacchiato, bisogna esporlo durante la notte della vigilia dentro un bicchiere d'acqua: se il colore del cardo si ravviva, vuol dire che l'amore esiste.

Un'altra leggenda tedesca racconta che in un luogo dove era stato commesso in omicidio cresceva ogni giorno a mezzogiorno un cardo dalla forma che ricordava una persona e non appena il cardo aveva assunto la forma completa con braccia, gambe e dodici teste umane il cardo spariva. Un giorno un pastore con un bastone passò a mezzogiorno nel luogo dove cresceva il cardo ed il suo bastone si carbonizzò ed il braccio che reggeva il bastone si paralizzò. Il significato di questo racconto secondo Angelo De Gubernatis questa storia dimostra come il cardo simboleggia il sole.

Anche nei paesi dell'est europeo esistono numerosssime leggende a conforto del fatto che il cardo mariano sia una pianta solare. In Prussia ed in Boemia si schiacciava un fiore di cardo per liberare il corpo degli animali dai vermi recitando "piccolo cardo mio, piccolo cardo mio, non libererò la tua testolina fino a quando non libererai .... (il gatto ad esempio) dai vermi".

In Estonia si metteva del cardo in un campo di grano per allontanare gli spirito maligni.

Anche Apuleio nel suo "De virtutibus herbarium" diceva: "Quando la luna sarà in capricorno col sole nuovo prendi l'erba detta Cardum sylvaticum e fino a quando la porterai con te non ti capiterà nulla di male".
Ma la leggenda che dà il nome al cardo mariano è questa:

Si narra che la Sacra Famiglia, in fuga verso l’Egitto, inseguita dalle truppe di Erode che cercavano Gesù per ucciderlo, mentre stava per essere raggiunta dai soldati trovasse riparo e rifugio proprio fra le piante di cardo, che li protessero con le loro acuminate spine e che, per nascondere le gocce di latte cadute dal seno di Maria, si trasformarono in fusti picchiettati di macchie bianche, facendo in modo che i soldati non cercassero oltre e salvando in questo modo Maria.

Nessun commento:

Posta un commento