Ho letto e sentito questa espressione, round robin, solo da quando mi interesso di punto croce, o meglio, da quando il punto croce è entrato a far parte del villaggio globale.
Così infatti viene definito quella specie di gioco di società in cui un gruppo di persone lontane fra loro, di ricamatrici nel nostro caso, si accorda per dare un contributo individuale a un progetto collettivo passandolo di mano in mano. Alla fine (se tutto funziona come deve) tutti i partecipanti avranno lo stesso prodotto finale fatto da tante mani diverse.
Personalmente non ho mai partecipato a un round robin e penso che possa funzionare solo tra un gruppo di persone particolarmente affiatate.
Detto questo, fino ad oggi non mi ero mai posta il problema dell'origine di questa espressione e dell'uso che può esserne fatto, e consultando Wikipedia, mi sono resa conto che è molto più diffusa di quanto immaginassi.
Sentite cosa dice:
L'espressione round robin viene usata in molti contesti per riferirsi a un sistema in cui diversi partecipanti a un'attività si alternano in modo circolare. In particolare:
- nello sport, una competizione basata sul modello round robbin prevede che ogni partecipante, squadra o individuo a seconda dello sport, incontri tutti gli altri partecipanti; in molti sport è in uso per esprimere lo stesso concetto di girone all'italiana;
- in informatica, la politica di scheduling Round Robin (RR) è quella in cui tutti i processi attivi in un sistema ricevono il controllo della CPU secondo un turno, assegnato in maniera circolare;
- nel ricamo, il round robin è un lavoro da farsi in gruppo, ma non in contemporanea; ciascuno si impegna a ricamare una parte della tela ed a passarla, con modalità e tempi prestabiliti, al successivo partecipante;
- nella improvvisazione teatrale per round robin si intende uno spettacolo in cui i vari attori si alternano nel ruolo di presentatore/regista della scena improvvisata, all'interno della stessa serata , in maniera circolare;
- nell'inglese moderno il termine round robin si indica anche per riferirsi a una lettera circolare, cioè inviata identica a molti destinatari;
- nel gergo dell'aviazione civile, il termine round robin indica una rotta che inizia e finisce nello stesso aeroporto;
- in narrativa una storia round robin è un tipo di narrativa collaborativa nella quale un certo numero di autori scrive alternandosi in turni un capitolo o un brano di una storia. Questo tipo di romanzi venne inventato nel XIX secolo e divenne tradizionale nella fantascienza. Nell'uso moderno si applica spesso a fan fiction collaborative, specialmente su Internet.
L'espressione deriva dal francese ruban rond (letteralmente "fiocco rotondo"), in uso nel XVII secolo per riferirsi a un modo di disporre in circolo le firme di una petizione inviata alle autorità, in modo che non fosse possibile identificare un "capolista" della petizione o un ordine gerarchico fra i firmanti. Lo stesso schema veniva usato anche dai marinai della British Royal Navy quando firmavano una lettera di reclamo da sottoporre agli ufficiali.
Imparare una cosa nuova, anche se di poco conto, mi fa sentire più leggera, per ora....
Anche a me! Grazie per avermi fatto scoprire l'origine e l'uso di quest' espressione tanto usata in rete
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