Da un paio di mesi a questa parte, la suoneria della sveglia non serve più al mattino, perchè già dalle prime luci ci pensano loro a informarmi che il nuovo giorno è cominciato.
Lontano dai rumori del traffico, dai rami del pruno sotto la finestra, intrecciano i loro cinguettii e non importa se non sei un intenditore del loro linguaggio: dal tono e dalle note più o meno acute è facile comprendere se si scambiano saluti, se intavolano una discussione oppure se intendono semplicemente esprimere la loro gioia di vivere.
Comunque sia, visto che non riesco ad immortalarli con la macchina fotografica, ecco qui una bella collezione di vecchie cartoline e biglietti augurali dedicata ai loro esimi colleghi.
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