http://liberidiscrivereblog.wordpress.com/2012/11/10/il-signore-delle-crociate-e-nato-un-guerriero-jack-hight-newton-compton-2012-a-cura-di-viviana-filippini/.
Il signore delle crociate. È nato un guerriero, Jack Hight, (Newton Compton, 2012) a cura di Viviana Filippini
E va bene, forse appena cominciata la lettura de Il signore delle crociate. È nato un guerriero le peripezie vissute da John di Tatewic nella Damasco del 1148 potrebbero farci pensare: «Ecco qui un altro libro che racconta le antiche guerre con protagonisti i crociati!» Questa però è solo una prima impressione, perché entrando sempre più nel libro di Jack Hight ci si accorge che lo scrittore americano racconta sì le famose Crociate, ma lo fa da un punto di vista nuovo, narrando gli eventi attraverso gli occhi dei mussulmani. Inoltre, Hight focalizza l’attenzione nel piccolo mondo domestico e di guerra di chi affrontò da vicino i soldati venuti dall’Europa: il Saladino. Nelle pagine de Il signore delle crociate viene narrata la gioventù di quel ragazzino mingherlino e apparentemente fragile, che sarà conosciuto ai posteri come uno dei maggiori strateghi di tutti i tempi, ma che all’anagrafe si chiamava Yusuf. Yusuf e John, un mussulmano e un cristiano, un adolescente in crescita e un giovane soldato in cerca di redenzione. Un padrone e uno schiavo che diventeranno amici e alleati in battaglia, dimostrando come grazie al dialogo e alla conoscenza reciproca è possibile superare i pregiudizi e le barriere tra culture diverse. Il crociato John ho un ruolo molto importante in tutta la vicenda esposta, poiché è proprio grazie al suo agire che noi lettori siamo condotti alla conoscenza di Yusuf e di quel percorso evolutivo che lo investirà, facendolo diventare un uomo saggio e molto colto. Nel libro di Hight sfilano tanti personaggi storicamente esistiti, le battaglie raccontate sono realmente avvenute e lo scrittore – come spiega nella nota di chiusura – ha riportato in forma romanzata questa storia dopo un lungo processo di ricerca. Il signore delle crociate è un mix perfetto tra realtà a finzione dal quale prende vita un romanzo storico avvincente, dove non solo il lettore conoscerà la storia antica di Damasco e delle terre circostanti, ma scoprirà usi, costumi e abitudini che successivamente saranno adottate dagli europei (la consuetudine di lavarsi o la conoscenza della medicina ne sono un esempio). L’esordio narrativo di Hight è interessante, perché rielaborando la Storia con la fantasia – nei dialoghi o attraverso alcuni personaggi presenti- si percepisce una profonda attenzione e rispetto nei confronti del vero e questo permette a chi legge di conoscere in modo piacevole un’epoca passata e le grandi battaglie che l’hanno determinata. Il signore delle crociate è un romanzo d’avventura dove non c’è una semplice successione di date, ma ci sono intrighi politici, ripicche tra consanguinei, tresche amorose, tradimenti e sotterfugi di ogni genere che rendono la narrazione
avvincente e appassionate. Il raccontare le crociate dal punto di vista delle popolazioni arabe ci permette di entrare nel loro cosmo esistenziale conoscendolo dal punto di vista politico, militare e domestico. In questo percorso di svelamento si scopre come la fede, il rispetto e l’onore siano i principi fondamentali che i protagonisti cercano di seguire nonostante i sentimenti del cuore, spesso, rendano difficile questo compito. Tra tutti i valori messi in gioco nel Il signore delle crociate, quello che assume maggiore evidenza è l’amicizia che riesce a legare persone (Yusuf e John) appartenenti a due mondi e due culture completamente diverse tra loro. Il signore delle crociate è una biografia romanzata di vita del Saladino, ma allo stesso tempo è un pellegrinaggio nel tempo alla scoperta di eventi (le crociate) e di una civiltà (quelle araba mussulmana) e del modo in cui essa visse le crociate. È un libro che consiglio per apprendere un po’ di storia lontana da noi e perché il rapporto di amicizia tra Yusuf e John è molto importante e utile per imparare a superare i pregiudizi verso l’altro e a conoscere il “diverso” da noi.
Ero rimasta un po' disorientata dalla sintesi nell’aletta della copertina perchè racconta episodi che nel libro non ho trovato. Mi pareva che il racconto fosse tronco e non capivo i riferimenti a quello che succede dopo l'ultima pagina. Ho scoperto adesso che questo volume è il primo di una trilogia e allora ogni tassello va al suo posto: devo solo aspettare che esca il seguito.....
Jack Hight , laureato ad Harvard, ha conseguito un dottorato in Storia all’università di Chicago. Ha già pubblicato il romanzo Costantinopoli 1453. L’assedio (Rizzoli). Attualmente vive a Washington D.C., dove sta ultimando il terzo volume della trilogia dedicata al Saladino. Sul sito www.jackhight.com oltre alle informazioni sulle sue attività di scrittore a tempo pieno troverete curiosità e interessi letterari e filmici dell’autore americano.
Nessun commento:
Posta un commento