Per
filo e per segno :
IL LATO POSITIVO
Recensione
Da vedere questa classica commedia americana
dolce-amara, che ha avuto nomination a pioggia per l’Oscar e successo di
pubblico e critica, per la magistrale
regia di David O’Russell (ricordiamo The
fighter?) che guida con mano sicura i protagonisti facendoli muovere agilmente
sul filo di rasoio che separa la nevrosi
dalla normalità .
Molto da dire sugli interpreti, tutti veramente
in gran forma a cominciare dal sensibile e sempre piacevole Bradley Cooper che,
dopo la buona prova in the Words, interpreta Pat Solitano j., un po’
folle e un po’ romantico con grande intelligenza.
Accanto a lui compaiono due ottimi artisti: la
giovane e fulgida Jennifer Lawrence, meritatissimo premio Oscar per la migliore
interpretazione femminile, che rende Tiffany
passionale, imbrogliona, grintosa e
dolcissima con grande sincerità e poi, udite udite!!!!, il grande Robert De
Niro, stupendo interprete di Pat Solitano s. con tutte le oneste rughe che gli tagliano il viso, il naso possente e
il fisico ancora asciutto.
Un De Niro uscito finalmente dai personaggi inconcludenti e imbolsiti di
altri recenti film, che nella figura del
padre, affettuoso e ossessionato dalla passione per la squadra degli Eagles e dalla
scaramanzia ostinata, esprime al meglio
una presenza ricca di sentimento e follia.
Bisogna godersi la scena in cui Pat, il figlio
“strano” in piena notte intrattiene i genitori
a loro volta “strani” sul romanzo di Hemingway che sta leggendo di cui
non condivide la fine.
Due cenni sulla trama…..ma brevissimi : Pat, dopo
essere stato chiuso (per quattro anni,
ma lui crede siano solo otto mesi) in un ospedale psichiatrico, a causa di un
attacco violento di ira (ha sorpreso la moglie amatissima Nikki tra le braccia di un altro uomo) torna a
casa “liberato” dalla madre Dolores (
buona l’ interpretazione di Jaki Weaver ).
Il ritorno è accolto festosamente da tutto il nucleo familiare, tante persone
che urlano, ridono, piangono e litigano in continuazione sembrando sempre in
piena alterazione di coscienza. Esagerando si potrebbe parlare di soggetti
con comportamenti compulsivi di cui il
regista si serve, anche per la sua esperienza personale, per parlare di cose
quotidiane senza mai scadere nel volgare.
La storia si evolve come una metafora della vita
che si muove sempre tra dramma e commedia. Tutto si svolge a Philadelphia,
bellissima con i suoi viali verdi e dorati, lungo i quali Pat e Tiffany, per
caso o per volontà passando dai precipizi della depressione ai picchi
dell’euforia, si incontrano e pian piano comunicano, circondati da amici e
parenti, nevrotici e sempre partecipi della loro vita.
Pat, continuando a sperare nella
riappacificazione con Nikki, chiede a Tiffany di portare alla donna una sua lettera e
accetta in cambio di partecipare a una gara di ballo..
E da qui un insieme di situazioni divertenti, utili per fare alcune
sottolineature.
Si può facilmente notare che i giovani attori americani sono veramente preparati
per ogni ruolo: nelle scene di ballo la giovane Lawrence dimostra un notevole
talento mentre lo stesso Cooper, anche se molto più impacciato, sa
destreggiarsi con garbo grazie, anche,
alla sua ironia.
(Piccola parentesi: nella gara di ballo De Niro
dice…”mi sembra di stare a Ballando con le stelle” e tra i ballerini…forse
appare Natalya Titova???? chissà se qualcuno lo sa).
E poi è interessante il messaggio sotteso a tutto il film…e cioè se
sei positivo, anche la tua vita lo sarà
perché tutti cercheranno di scoprire appunto il lato positivo di ogni
situazione senza cercare alibi e qui si potrebbe parlare del titolo originale
Silver linings playbook (fodere d’argento più o meno ) che proprio allude a questo.
Ottima la colonna sonora di Danny Elfman .
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