E' l'espressione usata da Goethe nel Faust per indicare le caratteristiche eterne, immutabili, del fascino femminile, della femmilità stessa, che è l'insieme delle qualità che sono proprie di una donna e che la contraddistinguono nel comportamento, nell'animo, nel gusto.
Per secoli poeti, psicologi, biologi, perfino teologi hanno cercato di capire di cosa sia fatta in sostanza la femminilità, ma il mistero rimane inviolato, impalpabile, impenetrabile,intrigante.
Certo i lineamenti del viso, l'intensità dello sguardo, il portamento nell'incedere, l'eleganza nel vestire sono "sintomi"innegabili di femminilità che tuttavia non si limita a questo.
Certo i lineamenti del viso, l'intensità dello sguardo, il portamento nell'incedere, l'eleganza nel vestire sono "sintomi"innegabili di femminilità che tuttavia non si limita a questo.
Qualcuno osserva che la donna ha la facoltà di percepire, in modo intenso e profondo, l'unità armoniosa delle cose e degli esseri. La donna sente intuitivamente prima di sapere, l'uomo vuole sapere prima di sentire; la donna vive per comprendere, l'uomo deve comprendere per arrivare a sentire di vivere. A volte la femminilità si esprime con un semplice gesto.
Spesso si manifesta già dai primi anni di vita, in altri casi è come un fiore che ha bisogno del suo tempo per sbocciare.
Un oggetto, un profumo, un colore....
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