Nonostante il caldo infernale, Paola, imperterrita, se ne va al cine ogni settimana. Ecco cosa ha visto questa volta:
CONTRABAND
Questa volta siamo andate al cinema con una sola certezza: avremmo visto un film d’ azione.
I trailers erano divertenti e d’estate si prende quello che passa il convento… ed eccoci, io e Lina, le appassionate. Gli altri sono al mare o ai monti o a casa alle prese con nipoti affidati dai figli.
La sala 5 ci dà, come al solito, un senso di oppressione, poi alla fine le poltrone sono le più comode. “Ma su su ,come dice Lina, pensiamo al film.”
Cominciamo dalla fine: tutto sommato ci è piaciuto…. è un onesto film d’azione,di quelli classici, quindi inseguimenti, pugni, sberle alla deliziosa bionda, che proprio non se le meriterebbe, vetrate infrante, visi tumefatti… però c’è qualcosa di diverso. E qui si deve parlare, in due (tre???) righe della trama.
Chris Farraday ( Mark Wahlberg) è un contrabbandiere- genio che ha lasciato l’illegalità dopo il matrimonio con la bionda di cui sopra(Kate Beckinsale)
Vive a New Orleans, ha due figli, un lavoro (una impresa di sicurezza: l’esperienza insegna)... ma ha anche un cognato decisamente invertebrato( Caleb Landry Jone) che si perde una sacca di cocaina purissima e deve ripagarla al boss cattivo (Briggs.. l’ottimo Giovanni Nabissi, già visto in The rhum diary).
Ci va di mezzo il cognato redento con tutta la famiglia: Chris “deve” decidere di aiutare l’invertebrato. Non contrabbanderà mai droga (ha i suoi principi), ma andrà a procurarsi a Panama un carico di dollari contraffatti.
Il suo grande amico Sebastian ( Ben Foster) gli promette protezione per la famiglia (mai fidarsi troppo e infatti l’amico si rivela un nemico infido e traditore). Da qui tutto un insieme di corse e fughe, tensione ed escamotage.. sostenuti dalla bella e realistica fotografia ( Barry Ackeroyd) con incredibili notturni di New Orleans e immagini di Panama City sul maestoso Missisipi. Ambientazione insolita, ma affascinante quanto mai. E quanto è bella New Orleans di notte, lo debbo proprio dire.
La storia si dipana come tutti i film d’azione : il buono e il cattivo, il gioco delle parti, la povera Beckinsale che le prende da tutti, ma alla fine vince il redento, che, insomma proprio redento non è perché rifila dollari falsi in quantità i ndustriale e si appropria di un quadro di grande valore (One: number 31 di Jackson Pollock che felicemente e per fortuna si trova al Museo d’Arte Moderna di New York) e lo rivende con notevole guadagno per se stesso, per il cognato invertebrato (che continua a combinarne una dietro l’altra ) e per il suo ricostituito gruppo di…contrabbandieri.
In conclusione: film per quelli a cui piace il genere e, per questi, certamente discreto.
Emergono alcuni valori come la famiglia e l’amicizia, quanto all’onestà…… lasciamo perdere.
E’ singolare a un certo punto l’osservazione introspettiva di Chris: quando, cioè, ammette di essere contento di quello che è perché, in effetti, la passione per l’avventura e il rischio mancano alla sua ordinata vita.. Che poi sia la moglie a ritrovarsi dietro una vetrina sfondata o semi immersa in una colata di cemento……che cosa conta????
La colonna sonora punk rock di Clinton Shorter ( questo, in verità, l’ho trovato in Internet) sostiene bene e rumorosamente l’azione.
Dati interessanti sono il costo: 25 milioni di dollari ( dicono sia pochissimo) e il periodo di lavorazione 40 giorni (e che questo sia poco lo capisco anche io) e il merito va tutto attribuito al regista – attore islandese Baltasar Kormaduk che forse deve alla origine e alla complicata situazione economica del suo paese un rigore insolito nel mondo del cinema.
Buon agosto a tutti paola
E menomale che c'è la nostra Paoletta che ci aggiorna ..non mi viene il nome di quell'esperto che spesso appariva in tv ..accidenti ..ma lei è altrettanto competente ed esaustiva nel reportage .. Sfido io ...è del nostro Clan !
RispondiEliminaTroppo gentile signora Tellina....si vede che anche tu sei del Clan....
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