Nell’Europa del Nord c’è un punto in cui due mari si incontrano, ma le loro acque non si mescolano mai. L’effetto visivo è incredibile. Si percepisce la netta distinzione tra i due mari, il Mare del Nord (lo Skagerrak) e il Mar Baltico (il Kattegat), quando avviene il caratteristico scontro delle onde provenienti da direzioni opposte. Il punto in cui si incontrano si chiama Grenen – che in danese significa ‘il ramo’ – ed è una penisola sabbiosa a Nord della cittadina di Skagen ovvero nell’estremità settentrionale della Danimatca, un delizioso villaggio di pescatori molto amato dai pittori per la particolare luce che vi si trova.
I due mari hanno una diversa densità e il moto ondoso tende a creare un’increspatura costante che permette all’acqua di sfiorarsi soltanto. È come se ci fosse una barriera immaginaria dovuta anche alla differente temperatura e salinità delle acque.
Quando i due mari si incontrano generano turbolenze che rendono difficile la navigazione. Per questo sono stati posizionati appositi cartelli che sanciscono il divieto assoluto di balneazione nella parte di costa più settentrionale.
Inutile dire che la lingua di sabbia che segna il punto di incontro tra i due mari è uno dei luoghi più gettonati dai turisti per farsi scattare una fotografia.
http://siviaggia.it/posti-incredibili/incontro-tra-due-mari-che-non-si-mescolano-mai/163291/#c_fb_02
Ma questo fenomeno accade anche altrove:
Anche se in maniera più riduttiva, ciò che accade in Danimarca si può spiegare meglio prendendo in esempio l’incontro tra il mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico.
E’ noto che l’acqua del mar Mediterraneo è calda, salata e più densa rispetto all’acqua dell’Oceano Atlantico, che quindi risulta essere più “leggera”.
A livello dello stretto di Gibilterra, quando le acque del Mediterraneo e dell’Atlantico si mischiano, le diverse correnti marine si muovono per diverse centinaia di chilometri, una più in profondità, e una più superficialmente, pur mantenendo le proprie peculiari caratteristiche chimiche e fisiche.Tutto ciò fa in modo che non accada nessuna separazione tra l’uno e l’altro, e si può osservare un continuum marino.
Se fra i due mari esistesse invece una barriera come quella tra lo Skagerrak e il Kattegat, le diverse correnti non potrebbero mescolarsi a diverse profondità e si scontrerebbero come avviene in Danimarca.
Alle Bahamas, le acque azzurre caraibiche contrastano con il blu intenso dell’Oceano, separate da un unico ponte di roccia
Cape Reinga è considerato il punto che separa il Mar di Tasmania a ovest e l’Oceano Pacifico a est. Qui i mari si scontrano e creano acque instabili al largo della costa. Per i Maori, l’incontro tra i due mari simboleggia quello tra maschio e femmina
Con la bassa marea, è una semplice lingua di sabbia che collega il promontorio di Prassonissi all’isola di Rodi. Quando, invece, la marea sale, la spiaggia viene coperta dalle acque di entrambi i mari (Egeo e Mar di Levante) fino a scomparire. La zona è molto amata dai surfisti dal momento che il mare occidentale è spesso molto mosso e agitato dal vento.
Non si tratta di un vero e proprio incontro tra due mari, ma qui, nel Golfo dell’Alaska, le acque più fredde provenienti dai ghiacciai della costa incontrano l’Oceano. La diversa densità fa sì che le acque rimangano separate.
E poi, dai mari esotici, fino a Messina:
Alle Bahamas, le acque azzurre caraibiche contrastano con il blu intenso dell’Oceano, separate da un unico ponte di roccia
Cape Reinga è considerato il punto che separa il Mar di Tasmania a ovest e l’Oceano Pacifico a est. Qui i mari si scontrano e creano acque instabili al largo della costa. Per i Maori, l’incontro tra i due mari simboleggia quello tra maschio e femmina
Con la bassa marea, è una semplice lingua di sabbia che collega il promontorio di Prassonissi all’isola di Rodi. Quando, invece, la marea sale, la spiaggia viene coperta dalle acque di entrambi i mari (Egeo e Mar di Levante) fino a scomparire. La zona è molto amata dai surfisti dal momento che il mare occidentale è spesso molto mosso e agitato dal vento.
Non si tratta di un vero e proprio incontro tra due mari, ma qui, nel Golfo dell’Alaska, le acque più fredde provenienti dai ghiacciai della costa incontrano l’Oceano. La diversa densità fa sì che le acque rimangano separate.
E poi, dai mari esotici, fino a Messina: