Un romanzo corale e incalzante, minuziosamente accurato nella ricostruzione di una città, di un’epoca e delle psicologie dei personaggi, di diversa estrazione sociale ma della stessa tragica statura. Un romanzo nel quale tutti pagano un prezzo al momento storico in cui è toccato loro vivere e agli egoismi che sempre genera ogni guerra, rendendo ciascuno dei protagonisti vittima e carnefice.
Un feuilleton, una storia che avrei visto bene in un fotoromanzo o in un romanzo d'appendice: grandi passioni, grandi sentimenti, avvenimenti drammatici.
Non lo dico in senso riduttivo o negativo perchè il libro mi è piaciuto molto.
L'amore contrastato dei due protagonisti potrebbe sembrare la solita storia, ma ...non è così! Probabilmente perchè l'ambientazione storica così accurata, distoglie l'attenzione dal deja-vu, per accenderla su avvenimenti che non ho vissuto in prima persona, ma che ho sentito spesso raccontare. La ricostruzione della Milano dell'epoca è talmente perfetta, che si "vedono" le strade e le case, le automobili, le biciclette, le persone.
Il libro è scritto molto, molto bene: è avvincente e lo stile narrativo è molto singolare: ogni capitolo è raccontato in prima persona da un personaggio diverso ( anche il morto) spostando la prospettiva dello stesso avvenimento a seconda di chi lo racconta. I personaggi risultano così molto più vividi e approfonditi: di ciascuno leggiamo i pensieri e i sentimenti. E capiamo come siamo fortunati a vivere in un momento in cui noi siamo in pace: la guerra a quanto pare, esalta le caratteristiche di ogni persona: quelle dei pochi eroi che non esitano a sacrificare la propria vita per l'ideale di lasciare ai posteri un mondo migliore, quelle della maggior parte della gente pavida, ottusa, gretta ed egoista e quelle mi auguro poche, che lasciano libero sfogo ai peggiori istinti come l'opportunismo, l'arrivismo, la vigliaccheria e la crudeltà.
La Russo ha scritto altri romanzi storici, anche per ragazzi e ambientati in altre epoche storiche: penso che li leggerò!